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Quando l'erezione è poesia

Il Blog di Roy

Ironico - Filosofico - Poetico - Cinetico - Fotografico

Il Mestiere del Gigolo

Ci sono tanti modi per definire il mio lavoro, gigolò, escort, Accompagnatore per donne, io mi diverto anche a definirmi un uomo in affitto. Un mestiere il mio che ultimamente fa gola a molti. Tanti ragazzi giovani si buttano in quest'avventura pensando forse che un bell"aspetto e un po" di talento fra le lenzuola possano bastare. Non è così.

Fare l'escort o il gigolo, chiamatelo come volete, non è un mestiere per tutti. E' come dipingere un quadro o scrivere una poesia. Certe cose non si possono imparare, nasci con la predisposizione a farle. Non vorrei sembrare presuntuoso, non lo sono di indole. Io stesso però spesso mi interrogo sul perché ho scelto questo mestiere e come ho imparato a farlo. Non posso dare molti consigli sull'argomento.

Certo, le donne mi piacciono e da sempre. Io amo le donne con cui esco, le ho sempre amate e continuo ad amarle come la prima volta. La cosa che mi eccita di più in una donna è il mistero, la sconosciuta che abita in lei, scoprire come sono, il suo corpo, la sua pelle, il suo odore, come ansima quando fa l'amore. Sono un avventuriero, un viaggiatore, un astronauta, un minatore con la lampada accesa.

Amo le donne. Per questo forse faccio lo gigolò. Per questo non sono mai stato fidanzato. Perché io le amo tutte e non le tradirò mai. Non ricordo bene come è iniziato tutto, sono scivolato in questa vita lentamente. Nel mio primo appuntamento non c"è stato sesso.

Una donna mi ha ingaggiato per far ingelosire il proprio compagno. Una richiesta che allora mi sembrava curiosa mentre oggi gli ingelosimenti, neologismo con cui ho ribattezzato questo tipo di servizio, fanno parte insieme alle prove di fedeltà e al classico accompagnatore, dei lavori che più mi vengono richiesti.

In cosa consiste? Io mi trasformo nel perfetto innamorato e al braccio della donna di turno devo scatenare la gelosia dell'uomo distratto che non considera più la propria compagna. L'effetto di questa tattica è spesso sorprendente. Molti uomini raccolgono il guanto di sfida è tornano ad essere fidanzati e mariti esemplari. Io sono un escort professionista da molti anni, non uso la parola professionista a caso. Sorrido quando su internet vedo spuntare come funghi colleghi che si definiscono tali da subito. Credo che la mia vita e la mia storia dimostrano che posso usare questo termine a pieno diritto.

Sono anni che mi dedico solo a questo, ho una disciplina quasi monastica. Niente droga, fumo, alcool, attività sportiva regolare e alimentazione sana. Curo il mio aspetto e abbigliamento fin nel minimo dettaglio. Devo essere perfetto per le mie donne. Insieme vivremo attimi indimenticabili, loro mi chiamano perché hanno bisogno di questo, di sentirsi ancora vive e desiderate. Di sognare, anche se solo per poche ore. Tante riacquistano fiducia in loro stesse, tornano a sorridere. Ogni appuntamento è per me una nuova avventura, unica e irripetibile. Chi ha letto il mio libro "un'immagine allo specchio" sa di cosa parlo.

Questa è la mia vita, il mio mestiere, questo per me significa fare l'accompagnatore per donne, escort, gigolo... Insomma, chiamatemi come più vi piace.

 

Commenti 13

Guest - Anonimo il Domenica, 15 Luglio 2018 01:19

:heart_eyes:

:heart_eyes:
Guest - Manu (sono sempre io) il Sabato, 14 Marzo 2015 15:25

Interessante. Un paio di anni fa, forse ormai anche tre, sono scivolata per caso su un sito che parlava di gigolo. Non ci avevo mai pensato prima, giuro. Solo che quell'estate il mio livello di tristezza, disperazione e infelicità aveva toccato i massimi storici. Camminavo tra la gente in uno stato di totale intontimento, mi sentivo come anestetizzata. Piangevo spesso senza motivo nei momenti più impensati. Avevo perso il senso della realtà, spesso pur trovandomi in un detarminato luogo non mi rendevo conto di dove fossi e con la mente ero sempre da tutt'altra parte. La gente mi parlava ma io ero perennemente distratta, persa nei miei pensieri e captavo forse nemmeno la metà di ciò che mi dicevano.
Fingevo con fatica che tutto andasse bene, ma non ero molto credibile. In famiglia cercavo di giustificare il mio stato adducendo dei malesseri e una stanchezza fisica latente che di fisico in realtà aveva ben poco.
Tutto era iniziato con una folgorazione, una consapevolezza improvvisa, che di colpo mi aveva strappato dal limbo in cui avevo vissuto per quasi 20 anni. Non sto a parlarne qui perchè non mi sembra il caso.
Il fatto è che in un pomeriggio nel quale mi sembrava davvero di aver toccato il fondo, le mie dita digitarono per caso su google la parola "gigolo" e da lì mi si aprì un mondo misterioso di cui non ero a conoscenza. Ancora adesso mi attrae e mi impaurisce nello stesso tempo.
Figuriamoci, io, candida e ingenua com'ero sempre stata. 
Il mio mondo era stato per anni costellato da feste di compleanno e pomeriggi di sole al parco giochi.
Eppure stavo scoprendo un lato di me che non conoscevo, che mi eccitava come il canto delle sirene, ma pr titubanza, paura, senso di inadeguatezza cercavo di tenermene alla larga. Niente da fare. Volevo essere anch'io come quelle donne, belle, affascinanti, emancipate che mi ero figurata come le clienti tipo... Volevo essere felice tra le braccia di un uomo, sapere che significasse stare bene a letto con un uomo, sentirmi donna almeno una volta, prima di diventare troppo vecchia e finire su una sedia a rotelle in una casa di riposo per anziani. Non era giusto.
Morale della favola, ho avuto un paio di esperienze che mi hanno lasciato un po' l'amaro in bocca. Colpa mia, chissà cosa mi aspettavo. 
Sono una sognatrice, ho la brutta abitudine di crearmi troppe aspettative, cosa che ora ho imparato a non fare più. Quindi diciamo che in fondo non è stato tutto inutile.
Nel frattempo ho capito che forse dovevo salvarmi da sola perchè se stavo cercando che qualcuno dall'esterno mi tendesse una mano potevo morire lì. 
Il principe azzurro non esiste, è come Babbo Natale, una delusione.
Ero troppo vecchia per credere nelle favole, nella magia di una serata romantica, nell'attrazione misteriosa e magnetica che spinge una donna tra le braccia di un uomo, nella passione che si consuma tra le lenzuola perchè deve trovare uno sfogo sennò impazzisci...
Quindi ho cercato soluzioni e interessi alternativi, per distrarmi e alleviare la mia insoddisfazione.
Ogni tanto ci ricasco ed eccomi qui, a chiedermi ancora... cosa pensa, cosa prova un uomo che ha scelto questa strada? Come affronta l'incontro con una cliente sconosciuta ogni volta?

Interessante. Un paio di anni fa, forse ormai anche tre, sono scivolata per caso su un sito che parlava di gigolo. Non ci avevo mai pensato prima, giuro. Solo che quell'estate il mio livello di tristezza, disperazione e infelicità aveva toccato i massimi storici. Camminavo tra la gente in uno stato di totale intontimento, mi sentivo come anestetizzata. Piangevo spesso senza motivo nei momenti più impensati. Avevo perso il senso della realtà, spesso pur trovandomi in un detarminato luogo non mi rendevo conto di dove fossi e con la mente ero sempre da tutt'altra parte. La gente mi parlava ma io ero perennemente distratta, persa nei miei pensieri e captavo forse nemmeno la metà di ciò che mi dicevano. Fingevo con fatica che tutto andasse bene, ma non ero molto credibile. In famiglia cercavo di giustificare il mio stato adducendo dei malesseri e una stanchezza fisica latente che di fisico in realtà aveva ben poco. Tutto era iniziato con una folgorazione, una consapevolezza improvvisa, che di colpo mi aveva strappato dal limbo in cui avevo vissuto per quasi 20 anni. Non sto a parlarne qui perchè non mi sembra il caso. Il fatto è che in un pomeriggio nel quale mi sembrava davvero di aver toccato il fondo, le mie dita digitarono per caso su google la parola "gigolo" e da lì mi si aprì un mondo misterioso di cui non ero a conoscenza. Ancora adesso mi attrae e mi impaurisce nello stesso tempo. Figuriamoci, io, candida e ingenua com'ero sempre stata.  Il mio mondo era stato per anni costellato da feste di compleanno e pomeriggi di sole al parco giochi. Eppure stavo scoprendo un lato di me che non conoscevo, che mi eccitava come il canto delle sirene, ma pr titubanza, paura, senso di inadeguatezza cercavo di tenermene alla larga. Niente da fare. Volevo essere anch'io come quelle donne, belle, affascinanti, emancipate che mi ero figurata come le clienti tipo... Volevo essere felice tra le braccia di un uomo, sapere che significasse stare bene a letto con un uomo, sentirmi donna almeno una volta, prima di diventare troppo vecchia e finire su una sedia a rotelle in una casa di riposo per anziani. Non era giusto. Morale della favola, ho avuto un paio di esperienze che mi hanno lasciato un po' l'amaro in bocca. Colpa mia, chissà cosa mi aspettavo.  Sono una sognatrice, ho la brutta abitudine di crearmi troppe aspettative, cosa che ora ho imparato a non fare più. Quindi diciamo che in fondo non è stato tutto inutile. Nel frattempo ho capito che forse dovevo salvarmi da sola perchè se stavo cercando che qualcuno dall'esterno mi tendesse una mano potevo morire lì.  Il principe azzurro non esiste, è come Babbo Natale, una delusione. Ero troppo vecchia per credere nelle favole, nella magia di una serata romantica, nell'attrazione misteriosa e magnetica che spinge una donna tra le braccia di un uomo, nella passione che si consuma tra le lenzuola perchè deve trovare uno sfogo sennò impazzisci... Quindi ho cercato soluzioni e interessi alternativi, per distrarmi e alleviare la mia insoddisfazione. Ogni tanto ci ricasco ed eccomi qui, a chiedermi ancora... cosa pensa, cosa prova un uomo che ha scelto questa strada? Come affronta l'incontro con una cliente sconosciuta ogni volta?
Guest - Claudia il Sabato, 18 Febbraio 2012 17:45

Gesto tenero e simpatico !!!

Gesto tenero e simpatico !!!

Guest - Maria il Sabato, 18 Febbraio 2012 15:58

Sempre attività sportiva ok. smiley


Sempre attività sportiva ok. smiley

Guest - Sonia il Sabato, 18 Febbraio 2012 15:57

Certo

Guest - Carolina il Sabato, 18 Febbraio 2012 14:57

Mistero


Mistero

Guest - Carolina il Mercoledì, 15 Febbraio 2012 18:40

Perfetto

Perfetto

Guest - Manu (sono sempre io) il Giovedì, 01 Gennaio 1970 01:00

Interessante. Un paio di anni fa, forse ormai anche tre, sono scivolata per caso su un sito che parlava di gigolo. Non ci avevo mai pensato prima, giuro. Solo che quell'estate il mio livello di tristezza, disperazione e infelicità aveva toccato i massimi storici. Camminavo tra la gente in uno stato di totale intontimento, mi sentivo come anestetizzata. Piangevo spesso senza motivo nei momenti più impensati. Avevo perso il senso della realtà, spesso pur trovandomi in un detarminato luogo non mi rendevo conto di dove fossi e con la mente ero sempre da tutt'altra parte. La gente mi parlava ma io ero perennemente distratta, persa nei miei pensieri e captavo forse nemmeno la metà di ciò che mi dicevano.
Fingevo con fatica che tutto andasse bene, ma non ero molto credibile. In famiglia cercavo di giustificare il mio stato adducendo dei malesseri e una stanchezza fisica latente che di fisico in realtà aveva ben poco.
Tutto era iniziato con una folgorazione, una consapevolezza improvvisa, che di colpo mi aveva strappato dal limbo in cui avevo vissuto per quasi 20 anni. Non sto a parlarne qui perchè non mi sembra il caso.
Il fatto è che in un pomeriggio nel quale mi sembrava davvero di aver toccato il fondo, le mie dita digitarono per caso su google la parola "gigolo" e da lì mi si aprì un mondo misterioso di cui non ero a conoscenza. Ancora adesso mi attrae e mi impaurisce nello stesso tempo.
Figuriamoci, io, candida e ingenua com'ero sempre stata. 
Il mio mondo era stato per anni costellato da feste di compleanno e pomeriggi di sole al parco giochi.
Eppure stavo scoprendo un lato di me che non conoscevo, che mi eccitava come il canto delle sirene, ma pr titubanza, paura, senso di inadeguatezza cercavo di tenermene alla larga. Niente da fare. Volevo essere anch'io come quelle donne, belle, affascinanti, emancipate che mi ero figurata come le clienti tipo... Volevo essere felice tra le braccia di un uomo, sapere che significasse stare bene a letto con un uomo, sentirmi donna almeno una volta, prima di diventare troppo vecchia e finire su una sedia a rotelle in una casa di riposo per anziani. Non era giusto.
Morale della favola, ho avuto un paio di esperienze che mi hanno lasciato un po' l'amaro in bocca. Colpa mia, chissà cosa mi aspettavo. 
Sono una sognatrice, ho la brutta abitudine di crearmi troppe aspettative, cosa che ora ho imparato a non fare più. Quindi diciamo che in fondo non è stato tutto inutile.
Nel frattempo ho capito che forse dovevo salvarmi da sola perchè se stavo cercando che qualcuno dall'esterno mi tendesse una mano potevo morire lì. 
Il principe azzurro non esiste, è come Babbo Natale, una delusione.
Ero troppo vecchia per credere nelle favole, nella magia di una serata romantica, nell'attrazione misteriosa e magnetica che spinge una donna tra le braccia di un uomo, nella passione che si consuma tra le lenzuola perchè deve trovare uno sfogo sennò impazzisci...
Quindi ho cercato soluzioni e interessi alternativi, per distrarmi e alleviare la mia insoddisfazione.
Ogni tanto ci ricasco ed eccomi qui, a chiedermi ancora... cosa pensa, cosa prova un uomo che ha scelto questa strada? Come affronta l'incontro con una cliente sconosciuta ogni volta?

Interessante. Un paio di anni fa, forse ormai anche tre, sono scivolata per caso su un sito che parlava di gigolo. Non ci avevo mai pensato prima, giuro. Solo che quell'estate il mio livello di tristezza, disperazione e infelicità aveva toccato i massimi storici. Camminavo tra la gente in uno stato di totale intontimento, mi sentivo come anestetizzata. Piangevo spesso senza motivo nei momenti più impensati. Avevo perso il senso della realtà, spesso pur trovandomi in un detarminato luogo non mi rendevo conto di dove fossi e con la mente ero sempre da tutt'altra parte. La gente mi parlava ma io ero perennemente distratta, persa nei miei pensieri e captavo forse nemmeno la metà di ciò che mi dicevano. Fingevo con fatica che tutto andasse bene, ma non ero molto credibile. In famiglia cercavo di giustificare il mio stato adducendo dei malesseri e una stanchezza fisica latente che di fisico in realtà aveva ben poco. Tutto era iniziato con una folgorazione, una consapevolezza improvvisa, che di colpo mi aveva strappato dal limbo in cui avevo vissuto per quasi 20 anni. Non sto a parlarne qui perchè non mi sembra il caso. Il fatto è che in un pomeriggio nel quale mi sembrava davvero di aver toccato il fondo, le mie dita digitarono per caso su google la parola "gigolo" e da lì mi si aprì un mondo misterioso di cui non ero a conoscenza. Ancora adesso mi attrae e mi impaurisce nello stesso tempo. Figuriamoci, io, candida e ingenua com'ero sempre stata.  Il mio mondo era stato per anni costellato da feste di compleanno e pomeriggi di sole al parco giochi. Eppure stavo scoprendo un lato di me che non conoscevo, che mi eccitava come il canto delle sirene, ma pr titubanza, paura, senso di inadeguatezza cercavo di tenermene alla larga. Niente da fare. Volevo essere anch'io come quelle donne, belle, affascinanti, emancipate che mi ero figurata come le clienti tipo... Volevo essere felice tra le braccia di un uomo, sapere che significasse stare bene a letto con un uomo, sentirmi donna almeno una volta, prima di diventare troppo vecchia e finire su una sedia a rotelle in una casa di riposo per anziani. Non era giusto. Morale della favola, ho avuto un paio di esperienze che mi hanno lasciato un po' l'amaro in bocca. Colpa mia, chissà cosa mi aspettavo.  Sono una sognatrice, ho la brutta abitudine di crearmi troppe aspettative, cosa che ora ho imparato a non fare più. Quindi diciamo che in fondo non è stato tutto inutile. Nel frattempo ho capito che forse dovevo salvarmi da sola perchè se stavo cercando che qualcuno dall'esterno mi tendesse una mano potevo morire lì.  Il principe azzurro non esiste, è come Babbo Natale, una delusione. Ero troppo vecchia per credere nelle favole, nella magia di una serata romantica, nell'attrazione misteriosa e magnetica che spinge una donna tra le braccia di un uomo, nella passione che si consuma tra le lenzuola perchè deve trovare uno sfogo sennò impazzisci... Quindi ho cercato soluzioni e interessi alternativi, per distrarmi e alleviare la mia insoddisfazione. Ogni tanto ci ricasco ed eccomi qui, a chiedermi ancora... cosa pensa, cosa prova un uomo che ha scelto questa strada? Come affronta l'incontro con una cliente sconosciuta ogni volta?
Guest - Claudia il Sabato, 18 Febbraio 2012 17:45

Gesto tenero e simpatico !!!

Gesto tenero e simpatico !!!
Guest - Maria il Sabato, 18 Febbraio 2012 15:58

Sempre attività sportiva ok.

Sempre attività sportiva ok.
Guest - Sonia il Sabato, 18 Febbraio 2012 15:57
Guest - Carolina il Sabato, 18 Febbraio 2012 14:57

Mistero

Mistero
Guest - Carolina il Mercoledì, 15 Febbraio 2012 18:40

Perfetto

Perfetto
Domenica, 05 Ottobre 2025