Il Blog di Roy
Meccanismi mentali che scattano in una donna quando chiama un Gigolo
L'idea di una donna che decide di chiamare un gigolo può suscitare curiosità e, talvolta, pregiudizi. Tuttavia, dietro questa scelta ci sono meccanismi mentali complessi, legati a desideri, emozioni e bisogni psicologici profondi. Questo articolo esplora cosa spinge una donna a prendere questa decisione e quali sono i processi psicologici che entrano in gioco.
Il desiderio di autonomia e controllo
Uno dei principali meccanismi mentali che può spingere una donna a rivolgersi a un gigolo è il desiderio di controllo sulla propria vita sessuale e affettiva. In un mondo in cui le donne lottano per l'uguaglianza e l'autonomia in ogni aspetto della vita, l'idea di poter gestire in modo indipendente anche la propria vita intima rappresenta una forma di empowerment. Chiamare un gigolo permette a una donna di vivere la sessualità alle sue condizioni, scegliendo quando, come e con chi avere un'esperienza intima, senza essere legata alle dinamiche e alle aspettative di una relazione tradizionale.
Bisogno di affetto e connessione
Sebbene l'idea di chiamare un gigolo possa sembrare legata esclusivamente al soddisfacimento di desideri sessuali, spesso il bisogno di affetto e connessione emotiva gioca un ruolo fondamentale. Per molte donne, l'intimità con un gigolo può rappresentare un momento di connessione umana, anche se temporanea. Questo bisogno di affetto può derivare da solitudine, da una mancanza di relazioni soddisfacenti o da una vita affettiva insoddisfacente.
Il gigolo, in questo contesto, diventa un confidente, una persona con cui condividere non solo un momento fisico, ma anche emozioni e pensieri che magari non vengono espressi altrove. Questo bisogno di intimità emotiva è spesso sottovalutato, ma rappresenta una componente cruciale nelle motivazioni di molte donne.
Esplorazione e liberazione sessuale
La sessualità femminile è stata storicamente repressa o giudicata, ma oggi molte donne stanno scoprendo e rivendicando il diritto di esplorare i propri desideri senza vergogna o sensi di colpa. Chiamare un gigolo può essere visto come un passo verso la liberazione sessuale, un modo per esplorare fantasie e desideri che, in altri contesti, potrebbero sembrare proibiti o inappropriati.
Questo desiderio di esplorazione è legato a un processo di auto-scoperta, dove la donna si permette di vivere pienamente la propria sessualità, senza i vincoli imposti da norme sociali o morali. La scelta di chiamare un gigolo, in questo caso, diventa un atto di ribellione contro gli stereotipi e le aspettative di genere, un modo per affermare la propria identità sessuale in modo libero e consapevole.
Fuga dalla Routine e dal quotidiano
La vita moderna è spesso caratterizzata da stress, responsabilità e monotonia. Per molte donne, chiamare un gigolo rappresenta un'opportunità di evasione, un momento in cui lasciare da parte le preoccupazioni quotidiane e immergersi in un'esperienza che offre piacere e distrazione. Questa fuga dalla routine non è solo fisica, ma anche mentale: il tempo trascorso con un gigolo permette di vivere un'esperienza diversa, lontana dalla quotidianità e dalle sue pressioni.
Questo meccanismo di fuga è strettamente legato al desiderio di recuperare un senso di leggerezza e spensieratezza, che spesso viene perso nelle dinamiche della vita adulta. In questo contesto, il gigolo diventa il catalizzatore di un momento di pausa, un’occasione per riscoprire il piacere e la gioia di vivere il presente.
Il conflitto interiore e la gestione del senso di colpa
Nonostante le motivazioni che spingono una donna a chiamare un gigolo possano essere molteplici e valide, spesso questa decisione è accompagnata da un conflitto interiore. Il senso di colpa, derivante da norme sociali e morali interiorizzate, può essere un ostacolo significativo. La donna potrebbe sentirsi in contrasto con l'immagine di sé che è stata costruita o imposta dalla società.
Questo conflitto interiore può generare ansia e dubbi, ma spesso viene superato attraverso un processo di razionalizzazione, dove la donna riconosce e accetta i propri desideri come legittimi e naturali. In molti casi, il superamento di questo senso di colpa è un passo fondamentale verso una maggiore auto-accettazione e consapevolezza di sé.
Chiamare un gigolo non è una decisione presa alla leggera e riflette una serie di meccanismi mentali complessi che variano da donna a donna. Che si tratti di un desiderio di autonomia, di un bisogno di affetto, di una ricerca di liberazione sessuale o di una fuga dalla routine, questa scelta è profondamente personale e rivela aspetti importanti della psicologia e dei bisogni femminili. In un mondo in cui la sessualità femminile è sempre più al centro del dibattito, comprendere questi meccanismi è fondamentale per superare pregiudizi e promuovere una visione più aperta e inclusiva della sessualità umana.
Commenti 80
il professionista si chiede tanti perchè e percome , quindi questo preclude un voler svolgere al meglio il proprio lavoro. A volte ti sento esprimere dei commenti , delle riflessioni che io non concordo ma trovo piacevole il tuo esporre , in maniera naturale, quello che per altri è un taboo. Tu sei un'attore , lo hai detto centinaia di volte . quindi se sta bene a te , io concordo. Non sei te stesso ?? avrai i tuoi motivi .
Io al telefono con te ci ho parlato e ho avuto proprio la sensazione che tu non recitassi affatto. Forse gli altri recitano. Tu di certo no. Sei proprio così tale e quale. Mi hai anche detto che sentendomi parlare ti stavi facendo un'idea di come sono. Non so come mi hai immaginata di aspetto. Di testa mi hai inquadrata in tre minuti. Penso che tu sia veramente l'unico e il solo vero gigolo su piazza Roy.
Ti ho gia avvisato smettila rischi di farti male
Schizofrenica
Tornato :thumbsup:
Parole molto belle....avrei preferito, per me, che le tue precedenti percentuali fossero state reali, così hai aumentato le mie curiosità.Ciao
Mah per me sei masochista
Gentilissima Perla,siamo in democrazia...tutti posso dire la propria opinione...sappi che per quanto mi riguarda nei tuoi confronti,non c'è nulla di personale....relax...peace &love
Non mettere i mi piaci sulle sue foto che gli togli l immagine
Sempre da dire sai quale e la differenza tra me e voi che i mie problemi li lascio fuori dal blog
Capperi Perla sei come una suocera
Ma nooooo , te da' un tocco hot:P
Togliere la mascherà spesso preclude una grande intimità e coraggio
si forse hai ragione , ma si capisce, almeno, quando questa si deve togliere??'oppure viviamo sempre in un film con un determinato ruolo???
Anche mio marito la pensa così. E questo è un complimento ancora più notevole secondo me :joy:
Ho molte maestrine su cui attingere insegnamenti :blush:
99% di stronzaggine, 1% di dolcezza (forse - è "optional" e dipende dal livello di gradimento che si prova x la cliente e... da altre cose). Morale: per mia esperienza diretta, la stronzaggine è certa, la dolcezza...mauah! Mi vien da ridere! Però c'è chi dice il contrario. Forse dipende da me, forse io sono una che viene più colpita dalla stronzaggine che resta impressa mentre l'eventuale dolcezza scivola via passando inosservata. Perché? Sarà colpa del mio imprinting? Chissà perché... Penso di non meritare dolcezza ma solo stronzaggine e quindi respingo la dolcezza che mi risulta imbarazzante che...non so misurarmi con la dolcezza, non so come comportarmi, mi sento una deficiente. Sono solo ipotesi ma...per me sarebbe interessante capirlo. Mi sono scottata i piedi e le orecchie. Ma si può ?!? Buona continuazione!
Grazie Manu :kissing_heart:
Cosa è successo Perla?