Il Blog di Roy
Accompagnatore donne Bologna
Le avventure di Roy in quattro puntate – Accompagnatore donne Bologna - Incontro con lo psicologo di una cliente - Seconda parte
Arrivai di fronte alla porta dello studio medico. La targa era di plastica, sbiadita, si leggeva a malapena il nome. Dott. Marco Lamberti – Psichiatra e Psicoanalista. Sorrisi sarcastico. Era una perdita di tempo, già lo sapevo, ma in un qualche modo dovevo far passare quella giornata. Quel giorno non avevo impegni di lavoro e quando non lavoro il tempo non passa mai. Entrai in una sala d’aspetto degna di questo nome, comode poltrone mi invitavano a sedermi, muri spessi delimitavano la stanza che arredata con mobili prestigiosi e antichi davano l’impressione di rivivere un passato mai trascorso.
Guardai in alto e vidi un soffitto altissimo, ristrutturato da poco, mi ricordava la mia camera, travi lucide color legno si intersecavano tra di loro in modo quasi parallelo, in mezzo a loro dei disegni a tempera dai colori tenui e a volte scoloriti. Abbassai lo sguardo e notai una signora da dietro la sua scrivania che con degli occhiali grandi e spessi sfogliava un agenda. Doveva essere la sua segretaria pensai, infatti sembrava muoversi bene dentro quell’ambiente, anch’ella aveva qualcosa di antico, non la notai subito perchè era come camaleontica, i suoi colori spenti e sfuocati si miscelavano bene con l’arredo della stanza.
La sua acconciatura di un colore inesistente, gonfia e ondulata, aveva l’aria di essere stata sistemata con dei bigodini e il casco, tutta roba ormai vetusta in via di estinzione in tutte le coiffeur d’Italia. Indossava una gonna a scacchi con delle pieghe verticali che arrivavano fino a sotto le ginocchia, un maglione marroncino a collo alto fatto sicuramente ai ferri dalle sue abili mani e delle scarpe che sembravano rubate alla bambola che la sua mamma aveva appoggiato sul letto appena rifatto. Mi sedetti e cominciai ad aspettare che accadesse qualcosa. Sembravo un enorme gatto accovacciato in attesa di fare un balzo verso la preda.
La segretaria pronunciò il mio cognome a voce alta, le risi in faccia visto che in sala c’ero solo io e non era certo il caso di urlare tanto. Il mio cognome rimbalzò come un eco su tutte le pareti, poi mi disse che potevo entrare e aspettare l’ingresso del dottore il quale non avrebbe tardato a raggiungermi. La ringraziai ancora ridendo ed entrai. In piedi al centro della stanza feci un giro di 360 gradi come ero solito fare quando mi trovavo in un ambiente a me sconosciuto.
Nella stanza si respirava un odore di velluti, legno e libri appena stampati, notai dietro di me un lettino dall’aria comoda dove evidentemente si sdraiavano tutti i suoi clienti pronti a spogliarsi dei loro segreti inviolati. Guardando il lettino mi venne in mente a quante volte anche io nel mio lavoro ascoltavo e davo consigli alle mie clienti e loro si spogliavano dei loro tabù, lasciandosi andare a racconti intimi e segreti dove io mi specchiavo nelle loro anime oscure.
Potevo aprire uno studio tutto mio, con tanto di targa fuori con su scritto: Gigolo Bologna Psicologo, pensai. La mia idea era quella di uno studio al contrario, dove io sdraiato nel lettino, ascoltavo le loro chiacchiere, poi ogni mezzora la mia segretaria faceva entrare la prossima stando attenta a non svegliarmi. La fantasia e l’immaturità ha preso il sopravvento, ritorniamo al racconto che è meglio. Andai verso la finestra elegantemente nascosta da delle tende bordeaux ricamate in oro, molto spesse, che facevano filtrare poca luce. Guardai fuori dalla finestra e vidi che la pioggia cadeva violenta sulle pozzanghere straripanti che si erano create sul viale interno di un palazzo vecchio. Intravedevo una piccola strada alberata appartenente forse al secolo precedente, con delle piccole statue nella sua estremità.
Dal mio punto di vista il paesaggio sembrava come incorniciato dal montante della finestra su cui stavo guardando, dava l’idea di una grande fotografia in bianco e nero, rendendo questo posto magico e immortale. Vista da li non sembrava proprio la periferia di Bologna. Mi voltai e dall’altra parte della stanza e vidi una grande scrivania in mogano con una lampada in ottone sopra. Alle pareti quadri raffiguranti vedute di alcune capitali europee adornavano elegantemente la stanza. Guardai in basso è notai che le mie scarpe stavano calpestando un enorme tappeto indiano dai colori indefiniti e tristi. Ne approfittai per pulirvi la sola delle mie scarpe costose, scivolandoci sopra in segno di sfregio.
Ad una prima analisi sembrava tutto in ordine in questo studio, ma un ordine maniacale, diabolico, un ordine studiato, nessun oggetto era li per caso, nessuna penna fuori posto o se lo era indicava qualcosa da guardare. Seguii la direzione della penna poggiata apparentemente per caso sulla scrivania e mi portava verso la libreria stracolma di libri antichi, come a voler dire, guarda che genio è il tuo dottore, la sua testa è come questa libreria, piena di sapere e conoscenza e questo ti tranquillizzava per averlo scelto, e tu lo pagavi come a volerlo ringraziare della sua sapienza, è come se ti volesse dire che mentre lui studiava chino sui libri tu ti stavi grattando le palle e adesso ne pagavi le conseguenze.
Improvvisamente si manifestava come il tuo salvatore sceso in terra, lo immaginavi vestito con un saio che ti veniva incontro con le braccia aperte, poi guardando al cielo bisbigliava qualcosa e toccandoti la fronte ti benediva. Tu in ginocchio lo guardavi come a non credere a tanta divinità, poi un espressione di preoccupazione scoppiò sul tuo volto, non tanto per la sua onnipotenza ma per il fatto che i soldi che avevi portato non sarebbero bastati e sicuramente dovevi fare bancomat. Mi guardavo intorno e la mia opinione prendeva sempre più consensi, Tutto in quella stanza doveva essere un messaggio subliminale per il malcapitato cliente di turno, al fine di rendere il dottore una persona superiore che di umano aveva ben poco.
Ero proprio curioso di conoscere questo Dr. Lamberti, gran paraculo, forse uno dei migliori, volevo osservarlo, volevo capire le sue tattiche, i suoi trucchi da prestigiatore, mi sembrava di vederlo, sin sala bin, hopplà, la 200 euro se ne và. Avanti il prossimo. Sicuramente avrei imparato qualcosa da lui. Sonia ha tanto insistito che io venissi qui a conoscerlo, chissà perché poi. Il Dr. Lamberti è il suo analista, l’uomo che sapeva tutto di lei, sogni, carenze affettive, dubbi, perplessità e soprattutto era a conoscenza dell’unico segreto che ci accumunava, cioè la nostra assurda e duratura relazione prezzolata. Lui in realtà rappresentava l’unico lettore di una rivista di gossip chiamata: “nostra relazione”. Dove io, Accompagnatore per donne Bologna e Sonia eravamo gli unici protagonisti.
Continua…. Lunedi prossimo la terza parte
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Commenti 48
Io non ci credo che tu abbia visto lo psicologo di una tua cliente: oh, non eri pagato per andartene via?
Auguri e ricorda: chi non tromba a Ferragosto, è un maschio tosto!
Preferisco le lettere che credo siano vere che storie inventate
Bella storia Roy complimenti, sei sempre molto originale e istrionico
Il mio psicologo mi ha detto tutto di te... :joy:
:thumbsup:Buone ferie a tutte:kiss::kiss:
Buone vacanze a tutti
Ma certo che sbaglio, io sbaglio spesso, e quando sono consapevole che ho sbagliato mi scuso e cerco di imparerà dai miei errori. Però quando trovo una critica cattiva o ingiusta allora no. Tutti sbagliano, sbaglio io e anche chiunque altro. Mi hanno insegnato che sbaglia anche il prete sull'altare. Io non sono perfetta, sono la persona meno perfetta di questo mondo ma sono fermamente convinta che ci si possa migliorare. Accetto una critica costruttiva che mi fa crescere: se mi si dice: Manu, guarda che scrivi un po' troppo, dovresti cercare di essere più concisa, rischi di appesantire e la gente non legge...OK lo so, lo ammetto...faccio fatica a contenenti anche ora non lo sto facendo. Dovrei essere più telegrafica, è vero. È un mio limite non riuscirci sempre. Ci provo a volte perché lo so che chi mi muove questa critica ha ragione. Ma se x esprimere lo stesso concetto invece di usare la gentilezza mi scrivono: sei una patetica logorroica, vattene non ti si regge più o cose del genere, mi dispiace ma non la posso considerare una critica costruttiva ma un insulto alla mia persona pertanto non lo accetto. Io ti ho corretto solo facendo ti notare rispettosamente un paio di errori grammaticali. Non ti ho scritto "stupido somaro non sai nemmeno scrivere torna sui banchi di scuola" o cose del genere. Non lo farei mai con nessuno. Perché con me lo fanno sempre? Non mi è di conforto il fatto che lo facciano con altre. Gente che si tte di insultare gratuitamente e poi ci si meraviglia se la vittima designata sbotta e comincia a rendere pan per focaccia usando lo stesso linguaggio. Ma cosa bisogna fare, incassare e star zitti? Ma se poi dall'altra parte tutto tace e io non so nemmeno se qualcuno la apprezza la mia presenza qui dentro...tra insulti e silenzi devo desumere che no, non vengo apprezzata e neppure tanto tollerata. Quindi ha senso restare a perder tempo nel blog di un gigolò che non vuole più vedermi e beccarmi gli insulti di chi mi consiglia di infilarmi un peperoncino nel culo ? Ma io non ho bisogno di questi consigli del cazzo. In realtà se i consigli e la comprensione è questa, non ho bisogno di niente da nessuno. Non volete niente? Quello che sono in grado di dare viene ridicolizzato e buttato nella spazzatura? Ma io posso impiegare il mio tempo meglio dedicandosi a qualcuno che veramente merita, in primis a me stessa. Quello che facciamo lo facciamo sempre per star meglio non peggio. Credo che riprendere il silenzio stampa interrotto. Ho mille altre cose da fare, pensare e provare via da qui e una vita da vivere dove trovare persone a cui dare di più, persone che se magari non ricambiano almeno sanno ricevere quello che posso dare.
Ciao Roby, BUON FERRAGOSTO:heart::heart::heart:!!!!
Complimenti Roby...sai scrivere molto bene,descrivi nei minimi particolari tutto ciò che vedi e ti circonda!Non so se ti sei fatto aiutare da qualcuno...ma grammaticalmente sembra tutto corretto.Vorrei proprio vedere quando v'incontrerete faccia a faccia che vi diretemhà!Buona giornata!
Ciao Roby buone ferie un abbraccio forte e un bacio caldo:kissing_heart:
Le seghe non sono sesso sono cose mistiche hai capitooooooooo
Puoi fare il prof a sto punto pen_mouth:
Cioè spiegaci Esperta perchè se non tromba il 15/8 è tosto?? Che personaggio que:thumbsup:sta Esperta
Ma chiaramente a pagamento, giusto?
E chi si fa le seghe? :flushed:
Grazie vacanze poche contate risicate se deve lavorareeeeeee x campare o vuoi o non vuoi io stamattina al lavoro imbestialita a pensar che molti in ferie e i coglioni sfigati al lavoro; fosse x me ferie 2 mesi a potere !!!! Che gran paio di......lavorare lavorareeeeeeee è vero che si lavora non gratis ma comunque che pall....:thumbsup:
Se non scrive offese troppo pesanti e aggressive come faceva in passato lasciatela un pò in pace su anche per lei è un posto dove potersi sfogare il blog e forse sentirsi meno sola...al limite non le rispondete e non leggete se non avete voglia ; non è che sta con Roy o ve lo potrebbe fregare non capisco perchè trattarla male.Un pò di sensibilità in:rose: più.:rose:...grazie.
Con Roy si fa tutto gratis, me clienti :joy::joy:
Allora :un bacio