Il Blog di Roy
Vita da Gigolo
Qualcuno si chiederà com’è la Vita da Gigolo, bè, io sono qui per raccontarvela. Le mattine più o meno sono uguale a tutti gli altri, mi sveglio, mi lavo, mi vesto, colazione briosce e caffè, poi controllo le e-mail e i messaggi vari arrivati durante la notte, cerco di rispondere a tutti o quasi, poi mi preparo per partire.
Io amo il mio lavoro da gigolo, il segreto è proprio questo, la differenza sta nel fare una cosa che ami e se ci riesci il tuo mestiere sarà il più bello del mondo, qualsiasi esso sia. Oggi devo andare a Piacenza ma non è importante la città dove vado, può essere Roma, Milano, Firenze, Napoli, quello che importa è partire, viaggiare, volare, sia che il tempo è bello, sia che il tempo è brutto.
E’ nel viaggio che si prende coscienza di quello che si è o abbiamo deciso di essere, forse, mi sento come una sorta di gallina accovacciata che improvvisamente si accorge di avere le ali e inizia a volare come un aquila fiera e libera, e vola e viaggia, in un autostrada di speranza.
Di tanto e in tanto mi fermo in qualche autogrill per osservare il culo della barista mentre si gira per prepararmi un caffè, o semplicemente perché mi piace camminare tra gli scaffali di un luogo senza tempo ne spazio, oppure sfoglio una rivista di gossip, dove io non ci sono mai. E in fine incrocio altri viaggiatori come me ma con altre mete da raggiungere.
Il mio mestiere sa di tempo perso, di attese disattese, di frasi già sentite, di mini frigo vuoti in stanze d’albergo, di strisce di mezzeria, di chilometri percorsi, di motel di periferia e di gomme consumate, sa di solitudini affollate, di sorrisi senza riso, di pianti senza lacrime e di sesso senza amore. Il mio mestiere è una panchina abbandonata, dove qualcuno prima o poi si siederà.
Si il mio mestiere è incontrare donne, di qualsiasi genere, donne belle, brutte, mature, giovani, grasse, magre, mamme, figlie e addirittura nonne, ma il loro segreto non sta nell’aspetto fisico o nella loro età, ma nella loro anima che come una spugna assorbe gioie e dolore, amori e sofferenze, morti e rinascite, e li che il mio mestiere ha un senso, è li il senso del mio mestiere.
Vedere queste donne che aprono la serratura, si spogliano nell’anima e in qualche modo ti lasciano entrare, ti lasciano curiosare, credo sia la cosa più intima e magica di questo antico mestiere e sono pochi gli uomini fortunati che ricevono questo grande dono. E il denaro che ne ricevi non è che una piccolissima parte rispetto a quello che ti hanno donato veramente.
Incontrare donne, sempre diverse, cercare di amarle tutte quel tanto che basta per farle sorridere, o lasciare un segno indelebile in ognuna di loro, sapere che in un angolo segreto della loro memoria tu ci sei ancora, è questo il mio obiettivo, è questo l’obiettivo di un vero gigolo, è questa la mia vita. Non sempre ci riesco ma quando succede affronto il viaggio di ritorno stanco ma con un lieve sorriso di soddisfazione.
E tu ami il tuo lavoro? Quando sei in ferie forzate come in queste feste natalizie ti manca? Sognavi di fare quello che fai? Che tipo di lavoro ti piacerebbe fare? Scrivilo qui sotto. Grazie Roy
Commenti 39
Morale della favola...la poveraccia ancora si chiede perchè. Perchè? Va sul blog e vede scritte queste cose sulle donne che magicamente si aprono...legge solo elogi di clienti che evidentemente sono stete trattate ben diversamente non son state dette certe cose anzi magari hanno ricevuto complimenti. Ma insomma...viva la sinceritá se non altro. E si chiede cosa ho fatto di sbagliato? Cosa c'è di sbagliato in me che non vado bene nemmeno così? Non vengo accettata nemmeno così da uno che devi pagare e che esce con i cessi facendo buon viso a cattivo gioco...e mille pensieri le affollano il cervello e le corrodono la mente. Meglio così? Mmeglio una veritá a una ppietosa bugia? Forse sí. Cosa avrei preferito...una amara veritá o una gioiosa bugia? Forse l'amara veritá è meglio...dicono sia così anche quando la veritá fa male e la bugia bene. Ma alla poveretta non è stata data la facoltá di scegliere. E lei si chiede ancora il perchè. É bloccata nelle sue scelte perchè si è sentita rifiutata in tante piccole cose e siccome è molto sensibile continua a chiedersi why
Pagare un uomo è giá un grosso atto di coraggio per una donna di un certo tipo. Ad esempio per una che tende alla percezione. Che sa di non essere perfetta ma piena di difetti, se li porta addosso come una zavorra e ogni volta che si guarda allo specchio non vede che quelli e le pare che tutte le altre donne siano perfette o che comunque pur avendo dei difetti i loro siano accettabili e non evidenti come i suoi. Le vede civettare con successo con gli uomini e si convince che loro hanno evisentemente una marcia in piú. L'ingrediente segreto che lei non ha e che nemmeno sa cosa sia. Allora si mette alla ricerca dell'ingrediente segreto, le osserva, soffre...fino a che stanca di soffrire a causa della propria inettitudine decide di uscire con un uomo a pagamento. Forse cambierá qualcosa...pensa. Forse troverá la soluzione, la chiave per aprire lo scrigno, appropriarsi del segreto e dei pezzi cche le mancano per sentirsi una donna completa a 360° e non una donna a metà. Ma con i primi due colleziona solo delusione e umiliazioni nonchè una certa irritazione perchè forse si aspettava altro. Si aspettava troppo. Però non si arrende è testarda e la speranza è ancora lì. Qualcosa dentro di lei le dice che quella è la strada giusta...tra tante è l'unica possibile l'unica perseguibile. Aspetta di riprendersi dal trauma dei primi due e passa al terzo gigolo. Questo dev'essere quello giusto. Ne è fermamente convinta e ancora di piú quando se lo trova davanti. Il suo cuore le batte forte e si chiede...è sogno o realtá davvero sta succedendo sul serio proprio a me? Non le sembra possibile. Anche se ha pagato x questo, le sembra comunque impossibile che uno seppur dietro compenso (specialmente quel qualcuno) accetti di vedere lei. Sbagliato...ha cominciato a costruirgli l'altarino e ció è sbagliatissimo. Ma lei a questo punto è così agitata e galvanizzata e felice...avrebbe bisogno di un Lexotan x calmarsi. Si spoglia...trema nella speranza che lui la induca magicamente ad aprirsi...a far sbocciare la parte intima e segreta di se stessa attraverso la manifestazione istintiva della di lei sessualità...quando ecco che il nostro eroe scivola sulla fatidica buccia di banana. E le dice guardandola che "vabbè dovra accontentarsi". Ora credo che non ci sia nulla di piú umiliante e doloroso per una donna che sentirsi dire una cosa del genere in un momento del genere. Il castello è crollato e il portone che stava per aprirsi si è richiuso a doppia mandata forse per sempre perchè adesso lei ha perso di nuovo la chiave e le è anche passata la voglia di cercarla...quasi. Fine della storia (che è giá troppo lunga)
Solo un uomo che viene pagato fa km per incontrare una sconosciuta e l'unico motivo per cui lo fa è il denaro e non certo il suo buon cuore o lo spirito di avventura. Deve guadagnarci, monetizzare, il tempo è denaro...giá come se incontrare qualcuno fosse solo quello...io quando entro in contatto con qualcuno che non conosco sono curiosa, lo studio, penso sempre che posso imparare qualcosa e che posso arricchirmi in senso spirituale non monetario. Ma si sa...non si vive di sola aria...un uomo che non ha un interesse economico non incontra una donna solo x curiosità. Non ci investe tempo e denaro...perchè? Perchè potrebbe non valerne la pena...potrebbe non corrispordere all'immagine che lui si è costruito al telefono o in chat. Potrebbe deludere le sue aspettative. É sicuro. Ma chi glielo fa fare di alzare le chiappe dal suo comodo divano e percorrere tutta la penisola...o anche pochi km...per conoscere nella realtá una donna che elabora solo nella sua fantasia? Se la tiene in rubrica per giocarci e flirtare nei momenti di noia. Per il resto ha tante altre donne carine piú vicine e raggiungibili se vuole farci qualcosa. Tanto la bernarda è fatta sempre nella sfessa maniera. Perchè scomodarsi? Qualsiasi uomo prendi si scomoderà solo se gli offri dei soldi ma tanti perchè sono quelli l'unica cosa capace di stimolare il suo interesse.
Che ferie forzate ferie benedette!!!
Dicevo chi..a chi ha problemi veri la libido cala sotto i tacchi, lo stimolo sessuale si estingue...viene mortificato. Diventa una colpa star bene se vedi altri stan male. Altro che cercare gratificazioni, cerchi il cilicio e i ceci per espiare la tua colpa di essere sana e vedere i tuoi familiari malati soffrire. Come si possono avere i presupposti per un orgasmo o un momento di piacere di fronte a questo? Non lo merito...non merito queso genere di gioie di fronte alla sofferenza della mia famiglia...ho pensato che forse sei unsei una specie di gheisha in versione maschile. . Sai versare il tè!? Come stai in kimono? Sai mettere in scena spettacolini di danza e canto per le tue clienti? Sai suonare uno strumento? Sai fare i massaggi? Altrimenti...caro Roberto...che gigolo sei? Ti immagino e mi viene da ridere. Scusami sai...ieri sera ero al pronto soccorso e una signora mi chiede di aiutarla a chiamare la figli che non riusciva a usare il cellulare...era tutta agitata e mi fa "devo andare dallo pissicologo per delle cose che ho". Poverina. Mi ha fatta sorridere ma poverina era proprio in crisi. Soffri di crisi depressivi e stati di panico e ti fanno aspettare tutta la notte su una sedia di plastica...
Incontrare donne...ma che razza di mestiere è? Possibile che noi donne siamo messe così male da aver bisogno di un servizio del genere? Certo viviamo in una societá talmente alienante...che tristezza se ci penso...forse va bene a chi non ha probli piú grossi a cui pensare perchè ha problemi veri
non funziona????
Anche al cagnolino gli piace sentire il profumo che tu lasci :kissing_heart:Buon pomeriggio Roy :kiss:
:kiss:
I commenti si vedono in modo strano
C'è qualcosa che non va sul sito
Buongiorno Roy, post bello e tu impeccabile come sempre:blush:. Anch'io amo il mio lavoro anche se, a differenza tua, sono circondata esclusivamente da bambini
ti rispondo subito... NO, NO, NO, la milionaria buongiorno Roy
E tu ami il tuo lavoro?Non ancora ne ho uno...Quando sei in ferie forzate come in queste feste natalizie ti manca?Mi mancano i miei nonni..quelli sì che erano Natali!Sognavi di fare quello che fai?Sinceramente no!Che tipo di lavoro ti piacerebbe fare?La segretaria..ahahahah...Buon felice anno :blush:
Ma chi sei tu che rispondi firmandoti con un perchè? Non conosco il tuo nome ma anche se lo conoscessi non mi sentirei di rispondere alla tua preghiera che nel modo seguente: "sono spiacente, ma non mi sento incline ad ottemperare alla tua richiesta". Robarto...vedi che ho fatto bene a non scriverti più mail? Almeno non ti faccio andare di traverso la colazione. Almeno in questo sono stata brava
Hai per caso letti il libro di De Mello ribaltando la frittata? Meglio essere un pollo (pollo non gallina...o hai cambiato sesso?) che si crede un'aquila e prova a volare, piuttosto che fare la fine di quell'aquila nata per sbaglio in un pollaio. Credendosi pollo in mezzo ai polli zampettava nell'aia beccando il mangime e osserveva piena di desiderio e nostalgia le aquile solitarie librarsi fiere e alte nel cielo. Sognava di essere libera e maestosa come loro. "ma io sono solo un pollo...non posso volare" sospirava tristemente rassegnata. Non dispiegó mai la sue splendide ali che, non utilizzate, persero forza e si rattrappirono. La povera aquila non seppe mai di essere tale e morì come un pollo, riversa nell'aia in mezzo ai chicchi di mais e agli escrementi di gallina. Questa è la metafora di ció che purtroppo succede a molti...forse anche a me...chissá. Io non so ancora cosa sono, se un'aquila o una gallina e mi chiedo se lo scopriró in tempo utile per provare a volare e sapere cosa si prova a librarsi nell'azzurro sopra a monti e abeti. Ma che dico...giá lo so...ho fatto parapendio! (una figata saltare nel vuoto dalla cima di un dirupo...e accorgerti che sei sospesa in aria e che stai volando). Ok...allora ho avuto il mio momento da aquila anch'io, diciamo così. Mi hanno della pazza...ma io ho meno paura di lanciarmi nel vuoto con una specie di paracadute che....mi terrá sú o mi spiaccicheró?) che di uscire di nuovo con Roy o qualsiasi altro suo collega e rimettermi a giocare questo gioco che nin capisco e non conosco. In fondo se mi lancio nel vuoto e qualcosa va storto rischio solo la vita...ma è un attimo. E non senti male non ne hai il tempo. Se esco con un gigolo e...mah...rischio molto ma molto di piú e sará molto ma molto piú doloroso dopo.
Buon pomeriggio mondo...beh...io esprimo come sempre la mia voce al di fuori dal coro. So (e mi sento) come un riccio che si appallottola su se stesso o un ispido cactus spinoso quando faccio così...è un meccanismo di difesa. In realtá vorrei tanto che qualcuno riuscisse a penetrare al di lá delle spine finno al cuore tenero del carciofo. Ecco: io sono come un carciofo che deve difendere il suo cuore dietro a un intreccio di spine. Vi piacciono i carciofi? Caro Roy Dolce Gigolo...cazzo i congiuntivi!! Hai usato l'indicativo presente al posto del congiuntivo. Rileggi tutto e vediamo se ti accorgi dove. Ti rimanderei in terza elementare....ma ti p...scherzo dai (ma anche no) . È un'osservazione in amicizia tipo pacca sulla spalla e buffetto sulla guancia. Malandrino! Cosa facevi a scuola invece di stare attento e guardare la lavagna? Sbirciavi sotto le gonne della maestra??!!?. Questo tran tran da gigolo l'hai giá spiegato tante volte. Io ancora mi chiedo come si fa...una donna come fa a spogliarsi e mostrarti l'anima se tu non lo fai a tua volta. Se tanto è tutto finto...mah! Lo saprá Perla...io no. Io non mi faccio penetrare l'anima e la mente da una persona che mi incontra solo x soldi e a cui di me non importa nulla. Se mi faccio penetrare fisicamente è giá tanto ma mi sono accorta che non mi basta x provare delle sensazioni. Sono maestra nel dissociare la mente dal corpo, bloccare le sensazioni. È una forma di difesa ma cosí non provo niente e non mi serve a niente. Mi fa solo male se possibile. Mi succede con tutti gli uomini lo so perchè ne ho voluto provare piú di uno...per capire...dove stava il problema. Ebbene il probblema non sta nel mio corpo ma nella mia testa e nel mio cuore. Non mi fiderô mai abbastanza di qualcuno al punto di lasciargli il potere di farmi sentire donna. E questa è la mia maledizione, che mi ricade fatalmente addosso...quindi in un caso come il mio a che serve un gigolo? In tutti gli altri casi ok...mica tutte le donne sono disfunzionali e sbagliate come me x fortuna. Royy vabbè dai. Ti perdono gli errori di grammatica. Nessuno è perfetto e io sono l'ultima al mondo che puó fare la precisina perfettina e bacchettarti, anche perchè se considero il fatto che c'è qui gente che commenta senza conoscere la differenza tra o preposizione e ho verbo avere...cose da prima elementare. ...Buina serata
Si tutto sommato mi piace il mio lavoro mi mancano un po i miei amici al lavoro non era il mio sogno questo lavoro ma sono felice perché riesco a governare una famiglia non faccio mancare nulla hai miei figli e sono riuscita anche solo per una volta a stare bene per me stessa sentirmi di nuovo donna desiderata e tu roy ci sei riuscito benissimo :rose:
Un video fantastico, il mio preferito, pieno di poesia, di pathos, di amore, Pieno di Te:kiss::kiss::kiss::kiss:
Cosa non funziona?