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Quando l'erezione è poesia

Il Blog di Roy

Ironico - Filosofico - Poetico - Cinetico - Fotografico

Un Gigolo discreto e affidabile a Viareggio

gigolo viareggioIn questi giorni di novembre dopo aver cercato su google un gigolo a Viareggio presi la decisione ufficiosa di chiamarti, la resi ufficiale provando a fissare un incontro. Un anno fa. Per me non esiste "ieri, dopo domani o domani", ma amo ricordare le ricorrenze. Il nostro primo incontro è la mia ricorrenza. Non penso proprio tu sia il mago del sesso, perchè non esistono maghi veri, c’è sempre il trucco dietro, ma mi avvalgo della facoltà di cambiare idea anche domani, perche' oltre a mio marito mi sono avvicinata solo a te.

Ma sono certa tu sia la giusta, o meglio , una giusta persona che una donna possa incontrare in quel momento in cui si sta delineando in lei una netta linea di demarcazione tra un "come ero prima" e "come sono ora". Quel momento è importante...molto importante, è chiudere un cerchio, è arrivare alla propria verità , è proseguire con consapevolezza nella strada scelta.. non importa quale.. ad ognuno la sua! E c’è sempre un azione che segna questo traguardo.

Ed è necessario che ci sia.. è come una firma su un contratto, un sigillo di garanzia sulla propria volontà. C'è chi butta via tutto il guardaroba per rifarlo di sana pianta, chi fa un tatuaggio, chi cambia colore ai capelli, chi inizia una dieta, chi cambia lavoro e città e chi chiama te. Io ho chiamato te. Dovevo essere certa che la mia scelta, di non volere accanto un uomo per un ora o due mesi fosse frutto veramente di una maturata consapevolezza, e non dettata dalla paura....dovevo essere certa che chi sarebbe entrato dalla mia porta non sarebbe mai più stato M..... mai più.

E tu riesci a fare questo, riesci ad essere all’altezza di questo momento. Te ne stai li, che non centri niente in quel posto, in quella strada che non conosce il tuo passo, su quella sedia che non conosce il tuo peso, eppure riesci a stare li.. in quel momento così importante...in modo giusto. Non esiste un altro modo. E' quello il modo, l’unico modo in Cui si può stare di fronte ad una Donna che sta arrivando in affanno e sudata al suo traguardo. E' il Primo incontro il vero incontro, quello dove ci si trova davanti alla corte di noi stessi. Colpevole o innocente? La corte è schierata, non ci sono più rinvii a giudizio, non saranno accettati patteggiamenti, arresti domiciliari o rinserimento nella società con lavori socialmente utili. O dentro o fuori. Fuori! Libera! Sono libera.

Libera dall’idea che un giorno rimpiangerò di non essermela spassata (cit. Le amiche), libera dal pensiero che sarei più felice o forse solo meno affaticata con un Lui vicino, libera dal pensiero che la mia idea di piacere fosse solo come quelle barchine di carta che scendono sul mio letto... fluttuanti, sospese, frutto di fantasia. Lo sapevo che quella barchina non è solo una delle mie solite idee! Sono stata brava a non tirare i remi in barca, ad arrivare in fondo al barattolo di nutella, a non scalciare e mettermi in fuga.

In fondo si sa, se davanti ad un cavallo indomato fai tre passi avanti lui scapperà, se provi a toccarlo troppo non si lascerà avvicinare più.. ma se resti fermo stai certo che quando sarà il momento lui si avvicinerà quel tanto che basta. Sei stato bravo tu a restare fermo, a non fare passi di troppo, a lasciarmi avvicinare quel poco che mi bastava. Siamo stati bravi.. Ho avuto un altra fortuna.. Beh, ciao! Buona vita e occhio al telefono!

 

Commenti 174

Guest - Manu il Lunedì, 30 Novembre 2015 11:55

Il sesso deve essere innaffiato di lacrime, di risate, di parole, di promesse, di scenate, di gelosia, di tutte le spezie della paura, di viaggi all'estero, di facce nuove, di romanzi, di racconti, di sogni, di fantasia, di musica, di danza, di oppio, di vino ... così, in questo modo, il sesso diventa amore.
(Anaïs Nin)

Il sesso deve essere innaffiato di lacrime, di risate, di parole, di promesse, di scenate, di gelosia, di tutte le spezie della paura, di viaggi all'estero, di facce nuove, di romanzi, di racconti, di sogni, di fantasia, di musica, di danza, di oppio, di vino ... così, in questo modo, il sesso diventa amore. (Anaïs Nin)
Guest - Viola il Lunedì, 30 Novembre 2015 10:33

Che belle cose stamane in questo blog:blush:è l'aria natalizia che rende armonici è consapevoli...anche la Mimma non sembra più la stessa..la Manu è ritornata...la Fra non manca mai visita (come me),la Francesca si racconta ed è un piacere leggerla,la Perla nun c'è...nuovi arriviio che scrivo assaporando un caffè nero bollente che mi strina la lingua..chi manca???:flushed:

Che belle cose stamane in questo blog:blush:è l'aria natalizia che rende armonici è consapevoli...anche la Mimma non sembra più la stessa..la Manu è ritornata...la Fra non manca mai visita (come me:)),la Francesca si racconta ed è un piacere leggerla,la Perla nun c'è...nuovi arrivi:)io che scrivo assaporando un caffè nero bollente che mi strina la lingua..chi manca???:flushed:
Guest - Francesca il Lunedì, 30 Novembre 2015 09:12

Mimma e Manu grazie per la vostra condivisione! La mia infanzia è stata diversa dalla vostra : sono cresciuta nella serenità economica. Ho avuto la possibilità di studiare e viaggiare da sempre. Eppure mi mancava qualcosa! Mio padre mi adorava e credeva fortemente in me. ..perché mia madre non mi abbracciava mai? Perché non un bacio, non una carezza? Cosa le avevo fatto? Soffrivo in silenzio. ...capii all'improvviso quando mi ritrovai in un letto di ospedale tra la vita e la morte: per un mese intero non mi lasciò mai sola mi abbracciava e mi baciava e pianse. ...io la sentivo! Da allora mi permise di avvicinarmi a lei, si lasciò amare da me. Quando sono triste vado da lei e mi faccio coccolare! Ora sono felice e cerco di far capire a chi mi sta vicino che non è mai troppo tardi per dare e ricevere amore! :rose:

Mimma e Manu grazie per la vostra condivisione! La mia infanzia è stata diversa dalla vostra : sono cresciuta nella serenità economica. Ho avuto la possibilità di studiare e viaggiare da sempre. Eppure mi mancava qualcosa! Mio padre mi adorava e credeva fortemente in me. ..perché mia madre non mi abbracciava mai? Perché non un bacio, non una carezza? Cosa le avevo fatto? Soffrivo in silenzio. ...capii all'improvviso quando mi ritrovai in un letto di ospedale tra la vita e la morte: per un mese intero non mi lasciò mai sola mi abbracciava e mi baciava e pianse. ...io la sentivo! Da allora mi permise di avvicinarmi a lei, si lasciò amare da me. Quando sono triste vado da lei e mi faccio coccolare! Ora sono felice e cerco di far capire a chi mi sta vicino che non è mai troppo tardi per dare e ricevere amore! :rose:
Guest - Vittoria il Lunedì, 30 Novembre 2015 07:40

Sono così intelligente tu me lo hai fatto capire finalmente quanto valgo

Sono così intelligente :) tu me lo hai fatto capire finalmente quanto valgo
Guest - Mimma il Lunedì, 30 Novembre 2015 07:36

Il tacere è oro .......ma il parlare, se fatto con consapevolezza, rende forti come l'acciaio. Ripercorrendo il nostro vissuto e ciò che ci è stato inserito nell'infanzia ,,,,ci permette di riprendere in mano le redini delle nostre emozioni e della nostra vita. Il parlare delle nostre esperienze .....diventa un regalo per chi è pronto ad ascoltare, vuole imparare, scoprire e rivalutare preconcetti. Diventa un insegnamento per scardinare vecchie porte polverose interiori e darsi delle risposte, togliere potere alle emozioni negative, riviverle con mente logica, accettarle e cominciare a questo punto ad amarsi....perché non si è colpevoli di un passato negativo, oltre tutto se il passato non è neanche nostro ma di un genitore. Mia nonna è stata il risultato di una seduzione .....o uno stupro.....di una giovane servetta, da parte del "Padrone", che dopo aver sgravato fu cacciata; la bambina fu tenuta dal "Padrone" e fatta allevare da un'altra serva ...forse un atto di "pietà" per senso di colpa? Mia Nonna, consapevole come tanti poveri del pericolo, per necessità (troppi figli niente soldi) mandò una delle figlie, undicenne, a servizio da un "Padrone" di città. Mia Madre dopo pochi mesi si rifiutò di tornarci in quella casa......le chiesi più volte il perché .....ma troncò sempre il discorso con un "non mi piaceva" molto evasivo, altri racconti della sua vita invece sono sempre stati particolareggiati. A sua volta mia Madre mandò una figlia a servizio a 11 anni.....impedendole di studiare. Con me non ha potuto fare altrettanto .....le norme statali ormai prevedevano un obbligo di istruzione. Mia Madre ha sempre visto il bicchiere mezzo vuoto ...ha sempre vissuto l'angoscia della povertà, della sottomissione per scarsa istruzione e disistima, è sempre stata concentrata nella spasmodica attività di avere soldi per potere ottenere una rivalsa da tutto ciò. Ha lavorato sempre come un asino e quand'anche le cose filavano, o succedeva qualcosa o comunque non riusciva a goderne appieno perché le Signore dove prestava servizio comunque, anche senza volerlo...semplicemente con il loro benessere, le ricordavano che Lei non era come loro.....invidiava loro persino dei vestiti costosissimi ma brutti.... ma così brutti da sembrare stracci informi. Da mia Madre io ho imparato a non cadere nel suo stesso pozzo ed ho iniziato il percorso decenni fa....decidendo di cambiare, di modificare il programma che mi aveva installato ed ho iniziato anche facendo un qualcosa di gratuito, per Lei contro ogni logica, .....un volontariato.

Il tacere è oro .......ma il parlare, se fatto con consapevolezza, rende forti come l'acciaio. Ripercorrendo il nostro vissuto e ciò che ci è stato inserito nell'infanzia ,,,,ci permette di riprendere in mano le redini delle nostre emozioni e della nostra vita. Il parlare delle nostre esperienze .....diventa un regalo per chi è pronto ad ascoltare, vuole imparare, scoprire e rivalutare preconcetti. Diventa un insegnamento per scardinare vecchie porte polverose interiori e darsi delle risposte, togliere potere alle emozioni negative, riviverle con mente logica, accettarle e cominciare a questo punto ad amarsi....perché non si è colpevoli di un passato negativo, oltre tutto se il passato non è neanche nostro ma di un genitore. Mia nonna è stata il risultato di una seduzione .....o uno stupro.....di una giovane servetta, da parte del "Padrone", che dopo aver sgravato fu cacciata; la bambina fu tenuta dal "Padrone" e fatta allevare da un'altra serva ...forse un atto di "pietà" per senso di colpa? Mia Nonna, consapevole come tanti poveri del pericolo, per necessità (troppi figli niente soldi) mandò una delle figlie, undicenne, a servizio da un "Padrone" di città. Mia Madre dopo pochi mesi si rifiutò di tornarci in quella casa......le chiesi più volte il perché .....ma troncò sempre il discorso con un "non mi piaceva" molto evasivo, altri racconti della sua vita invece sono sempre stati particolareggiati. A sua volta mia Madre mandò una figlia a servizio a 11 anni.....impedendole di studiare. Con me non ha potuto fare altrettanto .....le norme statali ormai prevedevano un obbligo di istruzione. Mia Madre ha sempre visto il bicchiere mezzo vuoto ...ha sempre vissuto l'angoscia della povertà, della sottomissione per scarsa istruzione e disistima, è sempre stata concentrata nella spasmodica attività di avere soldi per potere ottenere una rivalsa da tutto ciò. Ha lavorato sempre come un asino e quand'anche le cose filavano, o succedeva qualcosa o comunque non riusciva a goderne appieno perché le Signore dove prestava servizio comunque, anche senza volerlo...semplicemente con il loro benessere, le ricordavano che Lei non era come loro.....invidiava loro persino dei vestiti costosissimi ma brutti.... ma così brutti da sembrare stracci informi. Da mia Madre io ho imparato a non cadere nel suo stesso pozzo ed ho iniziato il percorso decenni fa....decidendo di cambiare, di modificare il programma che mi aveva installato ed ho iniziato anche facendo un qualcosa di gratuito, per Lei contro ogni logica, .....un volontariato.
Guest - Anna il Lunedì, 30 Novembre 2015 06:38

IL TACERE é ORO...........

IL TACERE é ORO...........
Guest - Attenta il Domenica, 29 Novembre 2015 20:50

Unico nel tuo essere :thumbsup:

Unico nel tuo essere :thumbsup:
Guest - A follower il Domenica, 29 Novembre 2015 20:12

Bella la camicia che indossi nella foto allegata a questa lettera: complimenti a ...... .......

Bella la camicia che indossi nella foto allegata a questa lettera: complimenti a ...... .......
Guest - Francesca il Domenica, 29 Novembre 2015 19:49

Per quanto riguarda la classifica delle foto più belle di Roberto a me piace tantissimo quella dove è ricoperto di caramelle, quella dove è in piedi nudo con un piede su una panca e scopre maliziosamente i glutei. Però c'è una foto che supera tutte ed è il primo piano della cinquina!

Per quanto riguarda la classifica delle foto più belle di Roberto a me piace tantissimo quella dove è ricoperto di caramelle, quella dove è in piedi nudo con un piede su una panca e scopre maliziosamente i glutei. Però c'è una foto che supera tutte ed è il primo piano della cinquina!
Guest - Manu il Domenica, 29 Novembre 2015 16:36

Dai, visto che sono qui raffeddata e in coma vediamo se riesco a tirar fuori un pochino del mio lato F (f come felice, t come triste), non confondiamoci col lato A e B, no no no... Tanto per cominciare chiedo scusa a Francesca, cara Francesca non ti conosco, purtroppo posso solo interagire con te attraverso questo blog che mi da di te una visione parziale. Ti ho attaccata ogni tanto perchė provo invidia per la tua gioia, lo ammetto. Tu non hai colpa farfallina amorosa, ma la mia invidia purtroppo non è di quelle buone che ti fanno crescere, perchè il mio lato t mi impedisce di vedere soluzioni di unfuturo migliore. E allora spesso, leggendo di come ti reputi bella e brava, di come ti autostimi esaltandoti e di come vivi allegramente e pienamente i tuoi numerosi incontri con Roy mi sono sentita invidiosissima, come Duffy Duck nei cartoni quando diventa tutto verde e sputacchiante e gli crescono i denti da vampiro. Non sono invidiosa perchè ho mire espansionistiche su Roberto, ma perchè ho detto "porca miseria, questi se la spassano di brutto e io no", lei ne esce tutta bella felice e io sono qui triste e sola. È una brutta cosa l'invidia, bruttissima. Credo che sia importante guardarla in faccia e ammettere che fa parte di noi (di me), la accetto, la riconosco, fa parte di me. Combatterla sarebbe peggio. Poi mi hai fatto scattare l'embolo perchè la tua sviscerata vanità e presunzione hanno risvegliato in me ricordi dolorosi, non miei, sono i ricordi riportati da mia madre quando da ragazzina mi raccontava il suo vissuto. Non racconto qui tutta la storia, ma non sopporto molto i ricchi che se la tirano, hanno sfruttato e umiliato mia madre sin dall'età di 14 anni, l'hanno fatta lavorare a Natale con 39 di febbre fino a farla svenire, il loro figlio l'ha stuprata e minacciata di tacere o avrebbe perso il posto di serva in quella casa, e lei non poteva, non aveva altri posti dove andare, era orfana di padre e con una madre invalida e un nonno anziano da mantenere. Quindi ha ingoiato il rospo, ha lavato di nascosto le lenzuola macchiate dal suo sangue e ingoiando le lacrime ha taciuto. Così i ricconi farfalloni hanno continuato a ridere e a spassarsela e lei a piangere e lavorare per quattro soldi. Mi ha raccontato queste cose mille volte con il magone che spesso le bloccava la gola e le impediva di proseguire. Non è stato facile per me ascoltare. Mi porto addosso tutto il peso del suo dolore oltre al mio, non sempre, per fortuna, ma a volte torna e anche se ora credo di avere gli strumenti per affrontarlo non sempre è facile. Insomma, è sempre mia madre. Gli eventi traumatici che l'hanno colpita hanno condizionato la sua vita ma anche la mia, di riflesso, nell'educazione che ho ricevuto, e in mile altre cose. Mi dispiace di averti associata a quelle persone che le hanno fatto del male, ho pensato che tu fossi fatta della stessa pasta di quei ricchi padroni senza cuore che hanno strappato l'innocenza e la speranza a una ragazzina di 14 anni. Nutro davvero molta rabbia verso questa "casta" di privilegiati senza spina dorsale, non so se mi spiego.
Vorrei che in questo blog anche le donne che non intervengono mai nei commenti, quelle che passano e leggono soltanto, quelle che magari non hanno il coraggio di contattare Roby perchè bloccate , indecise, quelle che vengono qui e si incuriosiscono e hanno qualche storia da raccontare lo facessero, vorrei che intervenissero esprimendo le proprie perplessità, credo che sarebbe un arricchimento per tutti qui, anche per lo stesso Robertino. A chi come nessuna dice che ê gelosa ecc... dico sai, in fondo ti posso capire. Ci sono passata anni fa e non è stata una bella esperienza, un amore non corrisposto non è mai una bella esperienza. Ma se ami davvero una persona devi rispettare la sua libertà di scelta e capire cosa può darti e cosa non può darti. Arriva il momento in cui devi lasciarlo andare, o accettarlo per quello che è. Passerà, tutto passa. A me è passata ed ero solo una ragazzina adolescente, vuoi mettere una donna adulta e con la testa sulle spalle? Ahi...sono scivolata di nuovo nel lato T. Tornando al lato F, che ne dite se indiciamo una classifica delle foto di Roby che vi piacciono di più? A me piace tanto quella col panterone, poi tutte quelle con le caramelle che mi scatenano pensieri sconcissimi, poi quelle in cui è nudo e fa intravedere il lato B, al secondo posto quelle al mare e in piscina, poi quelle da elegantone con gli occhiali da vista (ma sono veri? Roby non dirmi che sei cieco come me!) che fanno molto "professore" di....(la materia di insegnamento ve la lascio immaginare). Mi ricorda Harrison Ford nel film Indiana J. quando faceva strage di cuori tra le studentesse dell'università dove insegnava archeologia. Non so se lo avete visto, ma lo hanno visto un po' tutti. Poi davvero le foto alla fine sono belle tutte, suvvia. Poi potremmo anche fare una classifica dei video e premiarlo come fanno agli MTV. Ma che premio potremmo assegnare a Roberto che ha già tutto? Mmm...forse chi lo conosce meglio può proporre qualche idea (scherzo...) ok ok me ne vado. Roby salutami il santo piripillo e stammi bene. Franceschina, perdonami bimba bella, sono stata cattiva ma le persone diventano cattive quando stanno male. Tu sei buona perchè stai benone...visto che il Natale si avvicina ti porgo un simbolo di pace. Se preferisci al posto della colomba puoi sempre scegliere un altro uccello, vedi tu dolcezza. Fammi solo un favore, prenditi tu cura di Robertino e del piripillo, mi raccomando, dato che lo vedi spesso e io no, confido nella tua ineguagliabile bravura e nel tuo charme infallibile. Un abbraccio virtuale e buona serata

Dai, visto che sono qui raffeddata e in coma vediamo se riesco a tirar fuori un pochino del mio lato F (f come felice, t come triste), non confondiamoci col lato A e B, no no no... Tanto per cominciare chiedo scusa a Francesca, cara Francesca non ti conosco, purtroppo posso solo interagire con te attraverso questo blog che mi da di te una visione parziale. Ti ho attaccata ogni tanto perchė provo invidia per la tua gioia, lo ammetto. Tu non hai colpa farfallina amorosa, ma la mia invidia purtroppo non è di quelle buone che ti fanno crescere, perchè il mio lato t mi impedisce di vedere soluzioni di unfuturo migliore. E allora spesso, leggendo di come ti reputi bella e brava, di come ti autostimi esaltandoti e di come vivi allegramente e pienamente i tuoi numerosi incontri con Roy mi sono sentita invidiosissima, come Duffy Duck nei cartoni quando diventa tutto verde e sputacchiante e gli crescono i denti da vampiro. Non sono invidiosa perchè ho mire espansionistiche su Roberto, ma perchè ho detto "porca miseria, questi se la spassano di brutto e io no", lei ne esce tutta bella felice e io sono qui triste e sola. È una brutta cosa l'invidia, bruttissima. Credo che sia importante guardarla in faccia e ammettere che fa parte di noi (di me), la accetto, la riconosco, fa parte di me. Combatterla sarebbe peggio. Poi mi hai fatto scattare l'embolo perchè la tua sviscerata vanità e presunzione hanno risvegliato in me ricordi dolorosi, non miei, sono i ricordi riportati da mia madre quando da ragazzina mi raccontava il suo vissuto. Non racconto qui tutta la storia, ma non sopporto molto i ricchi che se la tirano, hanno sfruttato e umiliato mia madre sin dall'età di 14 anni, l'hanno fatta lavorare a Natale con 39 di febbre fino a farla svenire, il loro figlio l'ha stuprata e minacciata di tacere o avrebbe perso il posto di serva in quella casa, e lei non poteva, non aveva altri posti dove andare, era orfana di padre e con una madre invalida e un nonno anziano da mantenere. Quindi ha ingoiato il rospo, ha lavato di nascosto le lenzuola macchiate dal suo sangue e ingoiando le lacrime ha taciuto. Così i ricconi farfalloni hanno continuato a ridere e a spassarsela e lei a piangere e lavorare per quattro soldi. Mi ha raccontato queste cose mille volte con il magone che spesso le bloccava la gola e le impediva di proseguire. Non è stato facile per me ascoltare. Mi porto addosso tutto il peso del suo dolore oltre al mio, non sempre, per fortuna, ma a volte torna e anche se ora credo di avere gli strumenti per affrontarlo non sempre è facile. Insomma, è sempre mia madre. Gli eventi traumatici che l'hanno colpita hanno condizionato la sua vita ma anche la mia, di riflesso, nell'educazione che ho ricevuto, e in mile altre cose. Mi dispiace di averti associata a quelle persone che le hanno fatto del male, ho pensato che tu fossi fatta della stessa pasta di quei ricchi padroni senza cuore che hanno strappato l'innocenza e la speranza a una ragazzina di 14 anni. Nutro davvero molta rabbia verso questa "casta" di privilegiati senza spina dorsale, non so se mi spiego. Vorrei che in questo blog anche le donne che non intervengono mai nei commenti, quelle che passano e leggono soltanto, quelle che magari non hanno il coraggio di contattare Roby perchè bloccate , indecise, quelle che vengono qui e si incuriosiscono e hanno qualche storia da raccontare lo facessero, vorrei che intervenissero esprimendo le proprie perplessità, credo che sarebbe un arricchimento per tutti qui, anche per lo stesso Robertino. A chi come nessuna dice che ê gelosa ecc... dico sai, in fondo ti posso capire. Ci sono passata anni fa e non è stata una bella esperienza, un amore non corrisposto non è mai una bella esperienza. Ma se ami davvero una persona devi rispettare la sua libertà di scelta e capire cosa può darti e cosa non può darti. Arriva il momento in cui devi lasciarlo andare, o accettarlo per quello che è. Passerà, tutto passa. A me è passata ed ero solo una ragazzina adolescente, vuoi mettere una donna adulta e con la testa sulle spalle? Ahi...sono scivolata di nuovo nel lato T. Tornando al lato F, che ne dite se indiciamo una classifica delle foto di Roby che vi piacciono di più? A me piace tanto quella col panterone, poi tutte quelle con le caramelle che mi scatenano pensieri sconcissimi, poi quelle in cui è nudo e fa intravedere il lato B, al secondo posto quelle al mare e in piscina, poi quelle da elegantone con gli occhiali da vista (ma sono veri? Roby non dirmi che sei cieco come me!) che fanno molto "professore" di....(la materia di insegnamento ve la lascio immaginare). Mi ricorda Harrison Ford nel film Indiana J. quando faceva strage di cuori tra le studentesse dell'università dove insegnava archeologia. Non so se lo avete visto, ma lo hanno visto un po' tutti. Poi davvero le foto alla fine sono belle tutte, suvvia. Poi potremmo anche fare una classifica dei video e premiarlo come fanno agli MTV. Ma che premio potremmo assegnare a Roberto che ha già tutto? Mmm...forse chi lo conosce meglio può proporre qualche idea (scherzo...) ok ok me ne vado. Roby salutami il santo piripillo e stammi bene. Franceschina, perdonami bimba bella, sono stata cattiva ma le persone diventano cattive quando stanno male. Tu sei buona perchè stai benone...visto che il Natale si avvicina ti porgo un simbolo di pace. Se preferisci al posto della colomba puoi sempre scegliere un altro uccello, vedi tu dolcezza. Fammi solo un favore, prenditi tu cura di Robertino e del piripillo, mi raccomando, dato che lo vedi spesso e io no, confido nella tua ineguagliabile bravura e nel tuo charme infallibile. Un abbraccio virtuale e buona serata
Guest - Manu il Domenica, 29 Novembre 2015 10:51

Cara Mimma, non credere che io stia solo qui a lamentarmi e a sputare in faccia a voi utenti del blog la mia negatività senza prendere in considerazione le critiche costruttive che mi vengono mosse. Ieri ad esempio fra ha scritto che non amo me stessa. Allora mi sono detta che in parte ha ragione e sono andarta a fare qualche ricerca in internet, trovando un paragrafo che mi rappresenta e che recita così "Amare se stessi vuol dire sentire nel profondo di avere a cuore se stessi, le proprie emozioni, il proprio benessere fisico ed emotivo.Cos'è che determina quanto si ama se stessi? Primariamente le emozioni che si sono vissute ed esperite nell'infanzia con i genitori. Se si è sentito dire spesso con emozione "Ti voglio bene", se si è stati abbracciati, coccolati e rassicurati, se il clima famigliare era sereno; tutti questi sono fattori che porteranno a sentire di amare se stessi in età adulta.

Quando invece per motivi diversi non si è stati rassicurati e non si è sentito l'amore e l'espressione dello stesso da parte dei genitori, questo porterà ad avere delle difficoltà ad amare tutte le parti di sè.



Amare se stessi per poter amare gli altri :

Erich Fromm ha sostenuto che per amare veramente un'altra persona è necessario essere in grado di dare amore a se stessi. Per amare gli altri una persona ha bisogno di amare se stessa. Se uno o entrambi i genitori non potevano per diverse ragioni amare se stessi, di conseguenza non potevano darci quello che non avevano dentro di loro. Una persona non può dare quello che non ha. E questo porta in età adulta a trattare se stessi allo stesso modo. E quando non riusciamo ad amare completamente noi stessi non possiamo amare gli altri in modo pieno (che siano i figli, i genitori, il partner, gli amici ecc).
Ci sono momenti in cui non amo me stessa perchè non ho mai avuro la percezione di amore incondizionato, attenzione ecc... da parte dei miei genitori. La loro "attenzione" andava sempre guadagnata. Ho sacrificato già da bambina quello ciò che ero veramente, uniformandomi all'immagine di brava figlia tranquilla e che non dava problemi. Mi sono sforzata di diventare quello che loro volevano e non quello che sento di essere intimamente per non perdere quel po' di amore, per non deluderli, per evitare contrasti che mi avrebbero portata, temevo, ad essere rifiutata e allontanata definitivamente. Quando vivi queste situazioni da bambina è terribile, poi ti restano dentro e non riesci più a rimuoverle. Ho sofferto moltissimo ma non è sempre stato così. Dentro di me ad un certo punto della vita ho trovato le risorse per alzare la testa e cercare se non la felicità, almeno un po' di serenità. Uscivo con le amiche da poco, cercavo finalmente di vivere in libertà e divertirmi senza pensare che ero sempre sola, ormai non mi interessava più il sesso e nemmeno non avere un ragazzo, vedevo le mie amiche accoppiate e felici ma io ero stanca di soffrire per quelo, perchè nessuno mi considerava. Mi sentivo il brutto anatroccolo, ti po Calimero tutto piccolo brutto e nero, ma mi ero detta, non importa, starò da sola, vivrò da zitella se nessuno mi vuole e per lo meno sarò libera. Proprio allora si è fatto inaspettatamente avanti il mio compagno. Io non l'ho scelto, non l'ho mai guardato dicendo wow che figo, non ho provato la minima attrazione sessuale nei suoi confronti ma era un amico fantastico, avevamo molte affinità e col tempo ho imparato a volergli bene. Nessuno mi aveva mai toccata o baciata, quindi era tutto per me una novità assoluta, anche poco mi sembrava tanto. Sentirmi coccolata e apprezzata da qualcuno, sentirmi libera di mostrarmi senza veli era bello, mi faceva sentire bene. Poi si sa, il tempo, l'abitune, le difficoltà di ogni giorno e la monotonia livellano e appiattiscono tutto. I miei bambini sono stati importantissimi, gli unici a cui sia riuscita a dare amore, erano piccoli e li potevo stringere e cullare, ho vissuto i loro progressi man mano che crescevano, ho cercato di essere per loro la madre che io non ho avuto, di spronarli, valorizzarli, voglio che siano liberi e felici, non come me. Non voglio che mia figlia soffra come me, voglio che sia una donna libera indipendente e consapevole del suo valore in qualsiasi campo, come persona, e come donna. Non deve vivere le angoscie che abbiamo vissuto io e mia madre. Non posso dare colpe ai miei genitori perchè capisco che nelle loro condizioni forse non erano in grado di fare altro, sono cresciuta in un clima di stenti, privazioni e malattie. Erano tutti malati tranne me e io mi sentivo in colpa per essere l'unica sana, in una famiglia in cui la malattia è sempre stata usata come arma di ricatto o di potere? Può una madre rinfacciarti i sacrifici che ha fatto per darti tutto (dal punto di vista materiale), per farti crescere, farti studiare e per matterti al mondo? Ma l'ho forse chiesto io? Poi ci sono anche state cose positive, per carità, il discorso sarebbe lungo, lasciamo perdere. Adesso se qualcuno mi dimostra affetto non ci credo, sorrido con amarezza e sarcasmo di fronte a certe manifestazioni...se mi dicono amore o tesoro provo un immenso fastidio, sono parole che non ho mai detto a nessuno e che non riesco a pronunciare, mi sembra di bestemmiare. Non riesco ad accettare l'amore degli altri, non sento di meritarlo, ormai è troppo tardi. Quindi di conseguenza forse è vero, non riesco ad amare me stessa. Però non è che sono sempre così negativa, quando non ci penso sto discretamente bene, riesco ad essere di compagnia, ad uscire con gli amici, a ridere e scherzare. Non crediate che l'intera mia giornata sia vissuta come mi leggete qui sul blog. Questi sono pensieri che tiro fuori scavando in me stessa (cosa che non dovrei fare mai). Qundo leggo certi commenti gioiosi però devo rispondere perchè mi colpiscono allo stomaco come un pugno, sono in contrasto col mio vissuto, voglio gridare che non è così per me, per voi sì ma non per me, non è così per tutti. Forse sono anch'io governata da due personalità ambivalenti, una che spinge per far emergere la vera me stessa, la Manu spumeggiante con una gran voglia di vivere anche quella parte di vita che si è persa, e quella triste e buia che la bastona e la costringe nel suo buco nero, aderendo al copione malefico scritto per lei in un passato lontano. Uno dei motivi per cui non ho richiamato Roy è questo, non credo di essere la tipologia di donna che può beneficiare di lui come cliente, sono molto dubbiosa. Se riuscissi ad emergere la vera me stessa senza filtri durante un incontro, sento che sarei una specie di tsunami esplosivo per come mi sento (sessualmente e anche sotto il punto umano/emotivo) in senso buono, ovviamente. Invece mi sento bloccata dalla mia parte triste che mi dice "tu non lo meriti, non meriti di vivere un'emozione, sbaglieresti tutto, sei inadatta. Lascialo alle altre, che se lo possono godere con la giusta predisposizione, tu non sei capace rovineresti tutto, sei un'inetta, sei sbagliata". E quindi, dando retta a questa forte parte svilente di me, eccomi qua. Attratta come una falena dalla luce di una lampada a petrolio, ma incapace di avvicinarsi abbastanza da goderne il calore. Non temete, sono una falena col sale in zucca, so che devo stare attenta a non bruciarmi, nessuno meglio di me può saperlo viste le mie passate esperienze di vita. O forse è anche che ho sviluppato la tendenza negli anni a chiudermi a riccio e a rifiutare prima di essere rifiutata, almeno preservo in parte il mio orgoglio e si soffre meno. Non lo so. Mi dicono che devo aprirmi e affidarmi, ma credo sia quasi impossibile con queste premesse. Ciao Mimm, non so se oggi mi leggerai ma so che sei interessata a questi spaccati di vissuto e a come i traumi infantili influenzino la vita anche da adulti, quindi questa è un'ulteriore piccola testimonianza per te se la vuoi raccogliere

Cara Mimma, non credere che io stia solo qui a lamentarmi e a sputare in faccia a voi utenti del blog la mia negatività senza prendere in considerazione le critiche costruttive che mi vengono mosse. Ieri ad esempio fra ha scritto che non amo me stessa. Allora mi sono detta che in parte ha ragione e sono andarta a fare qualche ricerca in internet, trovando un paragrafo che mi rappresenta e che recita così "Amare se stessi vuol dire sentire nel profondo di avere a cuore se stessi, le proprie emozioni, il proprio benessere fisico ed emotivo.Cos'è che determina quanto si ama se stessi? Primariamente le emozioni che si sono vissute ed esperite nell'infanzia con i genitori. Se si è sentito dire spesso con emozione "Ti voglio bene", se si è stati abbracciati, coccolati e rassicurati, se il clima famigliare era sereno; tutti questi sono fattori che porteranno a sentire di amare se stessi in età adulta. Quando invece per motivi diversi non si è stati rassicurati e non si è sentito l'amore e l'espressione dello stesso da parte dei genitori, questo porterà ad avere delle difficoltà ad amare tutte le parti di sè. Amare se stessi per poter amare gli altri : Erich Fromm ha sostenuto che per amare veramente un'altra persona è necessario essere in grado di dare amore a se stessi. Per amare gli altri una persona ha bisogno di amare se stessa. Se uno o entrambi i genitori non potevano per diverse ragioni amare se stessi, di conseguenza non potevano darci quello che non avevano dentro di loro. Una persona non può dare quello che non ha. E questo porta in età adulta a trattare se stessi allo stesso modo. E quando non riusciamo ad amare completamente noi stessi non possiamo amare gli altri in modo pieno (che siano i figli, i genitori, il partner, gli amici ecc). Ci sono momenti in cui non amo me stessa perchè non ho mai avuro la percezione di amore incondizionato, attenzione ecc... da parte dei miei genitori. La loro "attenzione" andava sempre guadagnata. Ho sacrificato già da bambina quello ciò che ero veramente, uniformandomi all'immagine di brava figlia tranquilla e che non dava problemi. Mi sono sforzata di diventare quello che loro volevano e non quello che sento di essere intimamente per non perdere quel po' di amore, per non deluderli, per evitare contrasti che mi avrebbero portata, temevo, ad essere rifiutata e allontanata definitivamente. Quando vivi queste situazioni da bambina è terribile, poi ti restano dentro e non riesci più a rimuoverle. Ho sofferto moltissimo ma non è sempre stato così. Dentro di me ad un certo punto della vita ho trovato le risorse per alzare la testa e cercare se non la felicità, almeno un po' di serenità. Uscivo con le amiche da poco, cercavo finalmente di vivere in libertà e divertirmi senza pensare che ero sempre sola, ormai non mi interessava più il sesso e nemmeno non avere un ragazzo, vedevo le mie amiche accoppiate e felici ma io ero stanca di soffrire per quelo, perchè nessuno mi considerava. Mi sentivo il brutto anatroccolo, ti po Calimero tutto piccolo brutto e nero, ma mi ero detta, non importa, starò da sola, vivrò da zitella se nessuno mi vuole e per lo meno sarò libera. Proprio allora si è fatto inaspettatamente avanti il mio compagno. Io non l'ho scelto, non l'ho mai guardato dicendo wow che figo, non ho provato la minima attrazione sessuale nei suoi confronti ma era un amico fantastico, avevamo molte affinità e col tempo ho imparato a volergli bene. Nessuno mi aveva mai toccata o baciata, quindi era tutto per me una novità assoluta, anche poco mi sembrava tanto. Sentirmi coccolata e apprezzata da qualcuno, sentirmi libera di mostrarmi senza veli era bello, mi faceva sentire bene. Poi si sa, il tempo, l'abitune, le difficoltà di ogni giorno e la monotonia livellano e appiattiscono tutto. I miei bambini sono stati importantissimi, gli unici a cui sia riuscita a dare amore, erano piccoli e li potevo stringere e cullare, ho vissuto i loro progressi man mano che crescevano, ho cercato di essere per loro la madre che io non ho avuto, di spronarli, valorizzarli, voglio che siano liberi e felici, non come me. Non voglio che mia figlia soffra come me, voglio che sia una donna libera indipendente e consapevole del suo valore in qualsiasi campo, come persona, e come donna. Non deve vivere le angoscie che abbiamo vissuto io e mia madre. Non posso dare colpe ai miei genitori perchè capisco che nelle loro condizioni forse non erano in grado di fare altro, sono cresciuta in un clima di stenti, privazioni e malattie. Erano tutti malati tranne me e io mi sentivo in colpa per essere l'unica sana, in una famiglia in cui la malattia è sempre stata usata come arma di ricatto o di potere? Può una madre rinfacciarti i sacrifici che ha fatto per darti tutto (dal punto di vista materiale), per farti crescere, farti studiare e per matterti al mondo? Ma l'ho forse chiesto io? Poi ci sono anche state cose positive, per carità, il discorso sarebbe lungo, lasciamo perdere. Adesso se qualcuno mi dimostra affetto non ci credo, sorrido con amarezza e sarcasmo di fronte a certe manifestazioni...se mi dicono amore o tesoro provo un immenso fastidio, sono parole che non ho mai detto a nessuno e che non riesco a pronunciare, mi sembra di bestemmiare. Non riesco ad accettare l'amore degli altri, non sento di meritarlo, ormai è troppo tardi. Quindi di conseguenza forse è vero, non riesco ad amare me stessa. Però non è che sono sempre così negativa, quando non ci penso sto discretamente bene, riesco ad essere di compagnia, ad uscire con gli amici, a ridere e scherzare. Non crediate che l'intera mia giornata sia vissuta come mi leggete qui sul blog. Questi sono pensieri che tiro fuori scavando in me stessa (cosa che non dovrei fare mai). Qundo leggo certi commenti gioiosi però devo rispondere perchè mi colpiscono allo stomaco come un pugno, sono in contrasto col mio vissuto, voglio gridare che non è così per me, per voi sì ma non per me, non è così per tutti. Forse sono anch'io governata da due personalità ambivalenti, una che spinge per far emergere la vera me stessa, la Manu spumeggiante con una gran voglia di vivere anche quella parte di vita che si è persa, e quella triste e buia che la bastona e la costringe nel suo buco nero, aderendo al copione malefico scritto per lei in un passato lontano. Uno dei motivi per cui non ho richiamato Roy è questo, non credo di essere la tipologia di donna che può beneficiare di lui come cliente, sono molto dubbiosa. Se riuscissi ad emergere la vera me stessa senza filtri durante un incontro, sento che sarei una specie di tsunami esplosivo per come mi sento (sessualmente e anche sotto il punto umano/emotivo) in senso buono, ovviamente. Invece mi sento bloccata dalla mia parte triste che mi dice "tu non lo meriti, non meriti di vivere un'emozione, sbaglieresti tutto, sei inadatta. Lascialo alle altre, che se lo possono godere con la giusta predisposizione, tu non sei capace rovineresti tutto, sei un'inetta, sei sbagliata". E quindi, dando retta a questa forte parte svilente di me, eccomi qua. Attratta come una falena dalla luce di una lampada a petrolio, ma incapace di avvicinarsi abbastanza da goderne il calore. Non temete, sono una falena col sale in zucca, so che devo stare attenta a non bruciarmi, nessuno meglio di me può saperlo viste le mie passate esperienze di vita. O forse è anche che ho sviluppato la tendenza negli anni a chiudermi a riccio e a rifiutare prima di essere rifiutata, almeno preservo in parte il mio orgoglio e si soffre meno. Non lo so. Mi dicono che devo aprirmi e affidarmi, ma credo sia quasi impossibile con queste premesse. Ciao Mimm, non so se oggi mi leggerai ma so che sei interessata a questi spaccati di vissuto e a come i traumi infantili influenzino la vita anche da adulti, quindi questa è un'ulteriore piccola testimonianza per te se la vuoi raccogliere
Guest - Mimma il Domenica, 29 Novembre 2015 09:15

Io invece vorrei che su questo blog aprissero mente e cuore anche gli uomini. Vorrei che andassero al di là dell'orgoglio, dell'assurda mitomania che a volte li accompagna, di stupidi stereotipi e raccontassero i loro timori, i loro desideri, i loro blocchi. Scommetto che salterebbero fuori le stesse problematiche di Nessuna, di Manu e di tante altre. Si scoprirebbe quanto i due sessi sono prigionieri di credenze e blocchi inculcati da altri e ....da loro stessi. Quello che inoltre ogni volta riaffiora ...attraverso i lustrini/paillettes .....sono le complicazioni emotive ed affettive (maggiormente per la donna) collegate ad un rapporto legato all'istinto che viene però commercializzato. Si può raccontare quanto si vuole che bisogna prendere il lavoro di Sexworker come un lavoro qualsiasi e che bisogna approcciarsi ad esso con disincantato cinismo e consapevolezza .....ma poi il coinvolgimento si verifica e qua sono dolori dell'anima. Non è come per gli altri lavori.....in genere una non assolda un architetto , un geometra, una guardia del corpo con la speranza recondita di uno sviluppo a posteriori, non è prevista l'attesa di un contatto fisico......poi se la cosa capita rimane comunque legata all'attrazione naturale ed il rapporto è paritario non mercenario, pertanto non regolamentato da norme commerciali. Ci sono studi dove è stato dimostrato che, in ambito commerciale, se il venditore tocca casualmente e leggermente il cliente ......la vendita ha una maggior probabilità di andare a buon fine....e questo perché si crea un'intimità ed un rilassamento. Il tocco è molto legato all'affettività, ti riporta al rilassamento ed al senso di accettazione legato alla prima infanzia dove vi era un forte legame dettato dalla dipendenza con il genitore. E' più facile quindi per una donna diventare dipendente da un'altra persona....perché soprattutto Lei prima studia l'uomo, in genere non si limita a focalizzare la sua attenzione su una parte anatomica come l'uomo, e poi..... lo sceglie. Ci fantastica sopra e se lui l'accontenta creandogli il sogno desiderato ....poi con il tocco legato ad un surrogato affettivo crea una dipendenza nella persona.

Io invece vorrei che su questo blog aprissero mente e cuore anche gli uomini. Vorrei che andassero al di là dell'orgoglio, dell'assurda mitomania che a volte li accompagna, di stupidi stereotipi e raccontassero i loro timori, i loro desideri, i loro blocchi. Scommetto che salterebbero fuori le stesse problematiche di Nessuna, di Manu e di tante altre. Si scoprirebbe quanto i due sessi sono prigionieri di credenze e blocchi inculcati da altri e ....da loro stessi. Quello che inoltre ogni volta riaffiora ...attraverso i lustrini/paillettes .....sono le complicazioni emotive ed affettive (maggiormente per la donna) collegate ad un rapporto legato all'istinto che viene però commercializzato. Si può raccontare quanto si vuole che bisogna prendere il lavoro di Sexworker come un lavoro qualsiasi e che bisogna approcciarsi ad esso con disincantato cinismo e consapevolezza .....ma poi il coinvolgimento si verifica e qua sono dolori dell'anima. Non è come per gli altri lavori.....in genere una non assolda un architetto , un geometra, una guardia del corpo con la speranza recondita di uno sviluppo a posteriori, non è prevista l'attesa di un contatto fisico......poi se la cosa capita rimane comunque legata all'attrazione naturale ed il rapporto è paritario non mercenario, pertanto non regolamentato da norme commerciali. Ci sono studi dove è stato dimostrato che, in ambito commerciale, se il venditore tocca casualmente e leggermente il cliente ......la vendita ha una maggior probabilità di andare a buon fine....e questo perché si crea un'intimità ed un rilassamento. Il tocco è molto legato all'affettività, ti riporta al rilassamento ed al senso di accettazione legato alla prima infanzia dove vi era un forte legame dettato dalla dipendenza con il genitore. E' più facile quindi per una donna diventare dipendente da un'altra persona....perché soprattutto Lei prima studia l'uomo, in genere non si limita a focalizzare la sua attenzione su una parte anatomica come l'uomo, e poi..... lo sceglie. Ci fantastica sopra e se lui l'accontenta creandogli il sogno desiderato ....poi con il tocco legato ad un surrogato affettivo crea una dipendenza nella persona.
Guest - Nessuna il Domenica, 29 Novembre 2015 08:27

Non vorrei più scrivere sul tuo blog..mi prende una rabbia è una gelosia a volte...credimi che non mi sento bene a comunicare in questo modo, in fondo ti voglio bene. Tu sei un bellissimo uomo, simpatico, lo so che sei una persona dolce, è per questo che mi sei piaciuto da subito. Non ho pregiudizi perché accetto tutti così come sono, capisco il tuo lavoro e la tua vita.. Vorrei avere però un rapporto umano con te..mi viene spontaneo!Lo so che tutto questo è ridicolo..e che non ha nessun senso, so anche che le donne vanno matte per uno come te e che forse in tante dicono uguale a me, ma oggi va così te lo volevo dire....vorrei staccarmi da te per un po e rassegnarmi

Non vorrei più scrivere sul tuo blog..mi prende una rabbia è una gelosia a volte...credimi che non mi sento bene a comunicare in questo modo, in fondo ti voglio bene. Tu sei un bellissimo uomo, simpatico, lo so che sei una persona dolce, è per questo che mi sei piaciuto da subito. Non ho pregiudizi perché accetto tutti così come sono, capisco il tuo lavoro e la tua vita.. Vorrei avere però un rapporto umano con te..mi viene spontaneo!Lo so che tutto questo è ridicolo..e che non ha nessun senso, so anche che le donne vanno matte per uno come te e che forse in tante dicono uguale a me, ma oggi va così te lo volevo dire....vorrei staccarmi da te per un po e rassegnarmi
Guest - stella il Sabato, 28 Novembre 2015 20:28

Sera Roy video troppo simpatico e originale la signora in la'con gli anni si pure totolta gli occhiali vedeva male!!!! Troppo forte in risposta a Anonima c'è differenza tra uomini che cercano solo il sesso ,ma le donne non cercano solo quello un accompagnatore è diverso da una donna (donzelle di strada diciamo cosi'). Un uomo cerca spesso solo sesso e nella natura una donna non sempre

Sera Roy video troppo simpatico e originale la signora in la'con gli anni si pure totolta gli occhiali vedeva male!!!! Troppo forte in risposta a Anonima c'è differenza tra uomini che cercano solo il sesso ,ma le donne non cercano solo quello un accompagnatore è diverso da una donna (donzelle di strada diciamo cosi'). Un uomo cerca spesso solo sesso e nella natura una donna non sempre
Guest - Mimma il Sabato, 28 Novembre 2015 19:03

Manu Manu .....non ti offendere ma ti trovo esilarante quando lamenti "lo so che mi odiate tutte ed amate Francesca perché è una farfallina gioiosa". Però quella dei "capezzoli mordicchiati" rimane imbattuta come frase, per ora. Altro che odio ...altro che amore.....caso mai ci sono sfoghi ed ora anche maggiori confronti. Di sicuro una cosa è certa .....una persona che emana positività attrae più di una persona che emana negatività. Ma attenzione la positività attrae spesso molta invidia da parte di altri.....ma dovrebbe essere un'invidia positiva che porta al cambiamento per migliorarsi. Se si invidia e basta .....si rimane nel proprio masochismo. Se continui a ripeterti le stesse frasi .....non cambierà nulla per te. Forse è meglio che agisci .....sempre con logica però!! A proposito .....le figure di donne disagiate che hai descritto di sicuro non si pongono problemi sulla sessualità non goduta, sull'apprezzamento maschile ....tutto questo per loro diventa futilità, hanno ben altre priorità. Mi chiedo ......ma devi ritrovarti veramente in una situazione veramente drammatica per riuscire finalmente a vedere le cose con un occhio più equilibrato? Non c'è bisogno di vivere nell'opulenza o di non avere i problemi legati alla normale routine quotidiana per riuscire comunque a comprendere che ...del buono e del godibile c'è anche nelle piccolezze senza per questo dover anelare a chissà cosa di megagalattico. Nessuna nostra parola di conforto o di amore può aiutarti ...se tu non le rivolgi a te stessa. E' il tuo amore incondizionato che devi cercare. In caso contrario da chi lo vuoi questo amore incondizionato ....chi è la persona fulcro di questa tua richiesta?

Manu Manu .....non ti offendere ma ti trovo esilarante quando lamenti "lo so che mi odiate tutte ed amate Francesca perché è una farfallina gioiosa". Però quella dei "capezzoli mordicchiati" rimane imbattuta come frase, per ora. Altro che odio ...altro che amore.....caso mai ci sono sfoghi ed ora anche maggiori confronti. Di sicuro una cosa è certa .....una persona che emana positività attrae più di una persona che emana negatività. Ma attenzione la positività attrae spesso molta invidia da parte di altri.....ma dovrebbe essere un'invidia positiva che porta al cambiamento per migliorarsi. Se si invidia e basta .....si rimane nel proprio masochismo. Se continui a ripeterti le stesse frasi .....non cambierà nulla per te. Forse è meglio che agisci .....sempre con logica però!! A proposito .....le figure di donne disagiate che hai descritto di sicuro non si pongono problemi sulla sessualità non goduta, sull'apprezzamento maschile ....tutto questo per loro diventa futilità, hanno ben altre priorità. Mi chiedo ......ma devi ritrovarti veramente in una situazione veramente drammatica per riuscire finalmente a vedere le cose con un occhio più equilibrato? Non c'è bisogno di vivere nell'opulenza o di non avere i problemi legati alla normale routine quotidiana per riuscire comunque a comprendere che ...del buono e del godibile c'è anche nelle piccolezze senza per questo dover anelare a chissà cosa di megagalattico. Nessuna nostra parola di conforto o di amore può aiutarti ...se tu non le rivolgi a te stessa. E' il tuo amore incondizionato che devi cercare. In caso contrario da chi lo vuoi questo amore incondizionato ....chi è la persona fulcro di questa tua richiesta?
Guest - perla il Sabato, 28 Novembre 2015 18:28

Stasera ho giocato i numeri che avete scritto sul blog se mi portano fortuna rincontrerò Roby gli darò un bacio anche da parte vostra

Stasera ho giocato i numeri che avete scritto sul blog se mi portano fortuna rincontrerò Roby gli darò un bacio anche da parte vostra
Guest - Francesca il Sabato, 28 Novembre 2015 17:58

Ognuno di noi è un'opera d'arte. ...non sarà mai amata da tutti ma, per chi ne cogliera' il senso, avrà un valore inestimabile. A.G.B.

Ognuno di noi è un'opera d'arte. ...non sarà mai amata da tutti ma, per chi ne cogliera' il senso, avrà un valore inestimabile. A.G.B.
Guest - Anonimo il Sabato, 28 Novembre 2015 14:11

Le cose private qui non esistono...tocca immaginare certe cose e fare confronti...a molte da fastidio...leggere cosa fa Roy e dire: caspita anche con me ha spostato il cuscino...anche a me ha accarezzato la mano, anche a me ha fatto un gesto di tenerezza...e allora ti viene il dubbio....che sia tutto un copione prestabilito....che i suoi silenzi siano solo un vuoto infinito e la paziente attesa di andarsene? Se nessuno scrivesse magari si potrebbe sognare ma così è tutto molto squallido

Le cose private qui non esistono...tocca immaginare certe cose e fare confronti...a molte da fastidio...leggere cosa fa Roy e dire: caspita anche con me ha spostato il cuscino...anche a me ha accarezzato la mano, anche a me ha fatto un gesto di tenerezza...e allora ti viene il dubbio....che sia tutto un copione prestabilito....che i suoi silenzi siano solo un vuoto infinito e la paziente attesa di andarsene? Se nessuno scrivesse magari si potrebbe sognare ma così è tutto molto squallido
Guest - Manu il Sabato, 28 Novembre 2015 12:49

Poi molto dipende dal se corporeo che si sviluppa appunto durante lo sviluppo. Una donna anoressica si vedrà schifosamente grassa anche se è pelle e ossa, e a nulla varranno le opinioni di chinque dica "ma sei magrissima !!", lei si vedrà sempre così. Nello stesso modo la visione negativa che ho sviluppato su di me e sul mio corpo resterà tale, qualunque complimento mi venga fatto lo riterrò pietosa bugia, sminuirò gli uomini che si girano a guardarmi o mi avvicinano per strada, penserò "figuriamoci, se guarda me dev'essere proprio un morto di fame". Non riesco a venirne fuori. So che non sono obiettiva e che il mondo mi guarda con occhi diversi da come mi guardo io, io sono terribilmente spietata verso me stessa, non ho nessuna pietà e nessuna compassione, non mi perdono niente e se c'è un'occasione in cui mi posso autoflagellare di certo non me la faccio mancare. Perchè? Forse perchè ormai ci ho fatto l'abitudine. La sofferenza, per quanto dolorosa mi fa sentire viva quindi è preferibile al nulla emozionale, alla noia. Non conosco molto l'effetto che danno gioia e felicità quindi mi attacco a ciò che conosco meglio per dare una scrollata all'apatia del grigio quotidiano. Sì anonima, sempre allegra. Come faccio ad essere allegra? Lo so che mi odiate tutte. Odiate me e amate Francesca, perchè lei è una farfallina gioiosa e io sono un brutto rospo triste e cattivo. Scusate se sono passata ancora ad avvelenarvi il blog delle meraviglie e ho contaminato la vostra splendida giornata perfetta e felice con le mie lagne.

Poi molto dipende dal se corporeo che si sviluppa appunto durante lo sviluppo. Una donna anoressica si vedrà schifosamente grassa anche se è pelle e ossa, e a nulla varranno le opinioni di chinque dica "ma sei magrissima !!", lei si vedrà sempre così. Nello stesso modo la visione negativa che ho sviluppato su di me e sul mio corpo resterà tale, qualunque complimento mi venga fatto lo riterrò pietosa bugia, sminuirò gli uomini che si girano a guardarmi o mi avvicinano per strada, penserò "figuriamoci, se guarda me dev'essere proprio un morto di fame". Non riesco a venirne fuori. So che non sono obiettiva e che il mondo mi guarda con occhi diversi da come mi guardo io, io sono terribilmente spietata verso me stessa, non ho nessuna pietà e nessuna compassione, non mi perdono niente e se c'è un'occasione in cui mi posso autoflagellare di certo non me la faccio mancare. Perchè? Forse perchè ormai ci ho fatto l'abitudine. La sofferenza, per quanto dolorosa mi fa sentire viva quindi è preferibile al nulla emozionale, alla noia. Non conosco molto l'effetto che danno gioia e felicità quindi mi attacco a ciò che conosco meglio per dare una scrollata all'apatia del grigio quotidiano. Sì anonima, sempre allegra. Come faccio ad essere allegra? Lo so che mi odiate tutte. Odiate me e amate Francesca, perchè lei è una farfallina gioiosa e io sono un brutto rospo triste e cattivo. Scusate se sono passata ancora ad avvelenarvi il blog delle meraviglie e ho contaminato la vostra splendida giornata perfetta e felice con le mie lagne.
Guest - Manu il Sabato, 28 Novembre 2015 11:50

QIo sono ancora lontana dai cinquanta, mi hanno detto che anche se quello che ho perso fino adesso ho perso e non si può recuperare, potrei avere una vita sessuale appagante anche alla mia età. Una sessualità felice è un diritto di ogni essere umano. Mi hanno deto che se ci rinuncio è davvero un peccato, ma come faccio? Sono in un vicolo cieco, sono come un pesce che si dibatte nella rete. E poi mi sento una merda. Ogni ruga in più, ogni capello bianco in più mi fa sentire uno schifo. Ero una merda a vent'anni, lo ero a trenta e lo sono tanto più ora che sono vecchia. Ormai sono da rottamare nell'umido, almeno sarò buona per il compost organico. È facile essere tutte allegre e giulive e dire tante cose belle sulla vita...la vita è bella...la donna è piacente a tutte le età...ogni età ha le sue bellezze...è facile dirlo per chi ha sempre avuto tutto, per chi vive senza preoccupazioni nell'opulenza e la cui unica preoccupazione è quella di trovare le scarpe da abbinare all'abito per la serata in discoteca o per la cenetta galante dal console di Vattelapesca. Vallo a dire alla signora settantenne che ha appena scoperto di avere un tumore maligno, a quella che fa fatica a camminare e deve usare il bastone, a chi soffre in un letto di ospedale, a chi dopo una vita di sacrifici e di stenti non ha cosa mettere in tavola e deve rovistare nei cassonetti dell'immondizia. Dillo a queste persone alle quali la società in cui viviamo a tolto persino la dignità. Oppure dillo a chi sulla soglia della menopausa si guarda indietro, come me, e si rende conto di quello a cui ha rinunciato e per cosa? Per accontentare gli altri, non se stessa, per non deludere le aspettative di coloro che amava, per non perdere il loro affetto e restare sola e senza amore. Ex bambine che si rendono conto di aver buttato la propria felicità rincorrendo l'approvazione di chi avrebbe dovuto dimostrare loro amore incondizionato, e invece ha usato il ricatto psicologico per manipolarle. Andate a raccontarlo a persone come me, che dietro hanno solo rimpianti e davanti vedono solo vuoto e tristezza, nessuna speranza di redenzione.

QIo sono ancora lontana dai cinquanta, mi hanno detto che anche se quello che ho perso fino adesso ho perso e non si può recuperare, potrei avere una vita sessuale appagante anche alla mia età. Una sessualità felice è un diritto di ogni essere umano. Mi hanno deto che se ci rinuncio è davvero un peccato, ma come faccio? Sono in un vicolo cieco, sono come un pesce che si dibatte nella rete. E poi mi sento una merda. Ogni ruga in più, ogni capello bianco in più mi fa sentire uno schifo. Ero una merda a vent'anni, lo ero a trenta e lo sono tanto più ora che sono vecchia. Ormai sono da rottamare nell'umido, almeno sarò buona per il compost organico. È facile essere tutte allegre e giulive e dire tante cose belle sulla vita...la vita è bella...la donna è piacente a tutte le età...ogni età ha le sue bellezze...è facile dirlo per chi ha sempre avuto tutto, per chi vive senza preoccupazioni nell'opulenza e la cui unica preoccupazione è quella di trovare le scarpe da abbinare all'abito per la serata in discoteca o per la cenetta galante dal console di Vattelapesca. Vallo a dire alla signora settantenne che ha appena scoperto di avere un tumore maligno, a quella che fa fatica a camminare e deve usare il bastone, a chi soffre in un letto di ospedale, a chi dopo una vita di sacrifici e di stenti non ha cosa mettere in tavola e deve rovistare nei cassonetti dell'immondizia. Dillo a queste persone alle quali la società in cui viviamo a tolto persino la dignità. Oppure dillo a chi sulla soglia della menopausa si guarda indietro, come me, e si rende conto di quello a cui ha rinunciato e per cosa? Per accontentare gli altri, non se stessa, per non deludere le aspettative di coloro che amava, per non perdere il loro affetto e restare sola e senza amore. Ex bambine che si rendono conto di aver buttato la propria felicità rincorrendo l'approvazione di chi avrebbe dovuto dimostrare loro amore incondizionato, e invece ha usato il ricatto psicologico per manipolarle. Andate a raccontarlo a persone come me, che dietro hanno solo rimpianti e davanti vedono solo vuoto e tristezza, nessuna speranza di redenzione.
Martedì, 22 Ottobre 2024