Quando l'erezione è poesia
Il racconto di una 50enne che ha ritrovato la propria femminilità dopo aver fatto sesso a pagamento: "mio marito rifiutava ogni approccio, pensavo ci fosse qualcosa di sbagliato in me. Roy mi ha rassicurata, con lui non ho mai rischiato di innamorarmi".
Gigolo ed escort sono meglio degli amanti.
"Nella mia vita, non ho mai avuto bisogno di cercare gli uomini. Sono sempre arrivati a corteggiarmi". Osservo Silvia (nome di fantasia), seduta di fronte a me nella hall di un albergo raffinato, di quelli con le pareti in legno, i divani in pelle bordeaux, l'illuminazione calda e soffusa. Ha gli occhi vispi, e cauti, i biondi capelli soffici gentilmente adagiati sulle spalle muscolose, le mani fresche di estetista, il corpo modellato da una attività fisica che tradisce i suoi 50anni, l'abbigliamento elegante e curato in ogni minimo dettaglio, reso fatale da un paio di scarpe nere con il tacco.
È un esercizio facile, a prova di ebete, rendersi conto che non sta mentendo. Ci sa fare, Silvia. Il suo modo di comunicare è empatico, intraprendente: deformazione professionale della manager che lavora nella moda. D'istinto, mi domando quanti amanti avranno attraversato la sua esistenza, trapassandola delicatamente come un ago da cucito nell'atto di decorare una stoffa ricercata. Perché mai si sará affidata alle attenzioni di un gigolo dal nome esotico, Roy, colui che sta per incontrare in un'ultima reunion senza sesso, tra vecchi amici di lenzuola. "quando sei una femmina che piace, diventi un trofeo da esporre", afferma consapevole squarciando la mia tela di pensieri.
"I maschi che vengono a letto con te, mettono i manifesti. E poi ti vogliono rivedere. È difficile intrattenere rapporti occasionali, senza pretese. Soprattutto quando sei sposata". Ecco il tassello che mancava, mi dico. Un matrimonio ai suoi ultimi botti, come quelli sparati in coda ai fuochi d'artificio per sancirne la fine. Per annunciare agli astanti c'est fini. Senza scintille colorate, solo uno scoppio sordo e fumoso. Ecco perché Silvia, madre di due ragazzi, per un paio d'anni ha scelto di pagare un uomo, per essere amata con passione. "Quando incontrai Roy per la prima volta ero ancora sposata", ricorda, "ma la relazione era già al capolinea. La fiamma si era spenta da un pezzo. Io e mio marito dormivamo in letti separati".
Secondo un'antica concezione, la donna necessiterebbe di un coinvolgimento sentimentale anche per tradire. "È un vecchio adagio utilizzato dall'uomo per blindare la sua virilità. Per sentirsi bravo a letto, deve individuare un sentimento che spinga la donna tra le braccia di un altro. Nel mio caso invece è stata un'esigenza fisica, avevo bisogno di sesso. Con mio marito mi lamentavo, lo facevamo poche volte all'anno".
Lui cosa rispondeva? "Diceva che era normale. Trovava sempre qualche scusa: il lavoro, i figli.... la verità è che era un traditore seriale. Io lo sapevo".
E lo accettava? "Quando hai una relazione duratura con una persona brillante, curiosa, il tradimento ci può stare. Ma un uomo dovrebbe essere abbastanza intelligente da non farlo scoprire alla sua donna. All'inizio ero felice, nonostante quel vizietto: con il passare degli anni, però, cominciò a trascurarmi. Ero solo la madre dei suoi figli, nient'altro".
Mi permetta: a una bella donna come lei le occasioni non mancheranno di certo. Perché rivolgersi ad uno Gigolo? "Nella cerchia di amicizie del mio ex marito c'era una persona che mi faceva una corte serrata. Ero tentata, ma non potevo. E non cercavo alcun coinvolgimento: soltanto sesso senza complicazioni. Con uno sconosciuto però, era troppo pericoloso. Rischiavo di trovare un uomo sposato e non volevo causare ad altre donne quello che avevo patito io".
Insomma, puntava ad un usato sicuro. "Diciamo cosi. Feci una ricerca su google: un branco di uomini a torso nudo, alcuni con gli attribuiti di fuori. Rozzi. Certe facce da avanzi di galera. Poi vidi un'immagine di Roy. Vestito in giacca e cravatta, i piedi nudi. Una foto simpatica. Lo chiamai e gli dissi subito: se non sei quello delle foto, ti saluto e me ne vado. In seguito, mi confessò che la mia schiettezza lo aveva colpito".
L'idea di pagare un uomo la intrigava? "Per niente. Vedevo i soldi come una tutela della mia privacy. Pagare significa percorrere un sentiero sicuro, senza intoppi".
Ricorda la sua "prima volta"? "Roy mi mise subito a mio agio, è un professionista. A conquistarmi furono l'ironia è i suoi modi da maschio. Pur trovandosi nella condizione di oggetto, era lui a dominare. E questo mi eccitava".
Cosa provò nel fare l'amore con un altro uomo dopo tanto tempo? "All'inizio ero preoccupata, non sapevo che fare. Erano passati più di vent'anni. Roy prese l'iniziativa, non mi lasciò il tempo di pensare: fece l'uomo. Trascorremmo la notte parlando e facendo sesso, dell'ottimo sesso. Per certi versi, mi sentii un po' uomo anch'io".
Forse perché si ritrovò nei panni degli uomini che pagano il sesso. Crede di averli capiti? "In qualche modo, li capivo anche prima. Non sono mai stata una bigotta. Credo dipenda dall'educazione, nella mia famiglia il sesso non é mai stato colpevolizzato. La prostituzione soddisfa un desiderio di adrenalina e l'uomo ha sicuramente una sessualità più muscolare. Sono convinta che escort e gigolo, diversamente da un amante, possano tenere in piedi un matrimonio".
Lei cosa cercava? "Volevo sentirmi donna. Stavo mettendo in discussione la mia femminilità, credevo di non essere più abbastanza sexy. Giustificavo mio marito e colpevolizzavo me stessa. Quando incontrai Roy, ero così insicura sessualmente che gli chiesi se ci fosse qualcosa di sbagliato in me. Lui mi rassicurò. Doveva essere uno sfogo di poche ore, invece restammo insieme fino al giorno successivo. Fu molto bello, intenso".
Più che a dell'ottimo sesso senza complicazioni, il suo racconto fa pensare ad una donna invaghita. "Può succedere di confondersi, ma con Roy non ho mai rischiato di innamorarmi. Come le dicevo, é un professionista. Sapeva mantenere le distanze, dopo ogni incontro spariva fino al successivo".
Quanti furono questi incontri? "Una decina nell'arco di due anni vissuti pericolosamente, sempre con l'ansia. Dovevo fare i salti mortali, inventavo trasferte di lavoro. Quando ero con Roy, però, il mondo scompariva. Attendevo i nostri incontri con la trepidazione di una bambina che aspetta il Natale".
Nessun senso di colpa? "Se le dicessi che ne avevo, mentirei. Le mie uniche remore riguardavano i soldi. Ho fatto la cosa giusta. Ero nel deserto e morivo di sete. Se non avessi contattato un gigolo, prima o poi mi sarei fatta l'amante".
Aveva mai tradito, prima? "Mai. Non sarebbe successo se avessi avuto una vita sessuale soddisfacente. Con mio marito era tutto complicato, aveva idee troppe distanti. Io cercavo passione e lui mi parlava di club prive. Una cosa bella come il sesso era diventata un problema".
Ha imparato qualcosa da Roy? "Mi ha insegnato a chiedere. Prima, volevo a tutti i costi che l'uomo intuisse le mie esigenze. Ma é sbagliato. Il silenzio genera distanze che alla lunga si rivelano incolmabili. Ho capito che, spesso, l'uomo italiano cerca nella donna una mamma; e che la donna, assecondando questo bisogno, innesca un meccanismo micidiale che diventa la tomba del sesso".
Cosa interruppe il suo ménage clandestino? "Dopo un po', capii che mi era servito ma che non era la soluzione. Il sesso si affievolisce anche con uno gigolo, con la differenza che in un rapporto di quel tipo non rimane neanche l'affetto. Provai a salvare il mio matrimonio, ma era troppo tardi. C'eravamo tanti amati, come in quel film, però era finita, lo sapevamo entrambi. Io non volevo rimanere una una relazione solo per i figli. Fu una decisione sofferta: un matrimonio che si consuma é un fallimento, un lutto".
Qualcosa che isola dall'amore? "La mia idea di amore era per sempre. Cercavo una persona con la quale invecchiare. Questo progetto è saltato. Oggi sto vivendo una seconda fase della mia vita: un po' meno entusiasta, più cinica. Sono rimasta 30 anni con mio marito, ci conoscemmo che io ne avevo 20".
Prova del risentimento nei suoi confronti? "No. È sempre stato sincero, non ha mai negato le sue scappatelle".
Almeno quello... "Il marito di un'amica fu sorpreso nel letto di un'albergo con una cameriera: ebbe la faccia tosta di negare. Sa come siamo noi donne, pensiamo di poter cambiare i nostri uomini. La verità é che loro non cambiano, siamo noi a farlo. Me lo disse anche mio marito, e aveva ragione. Erano le nostre concezioni di amore a essere asincrone: nel suo modo di vedere le cose, io sono ancora la donna che ha amato di più".
Si fa tanto discutere di un maschio "in via di estinzione" “Gli uomini hanno perso virilità, sono più fragili. Specie quando incontrano donne indipendenti, forti. Preferiscono tenere in pugno donne incapaci di lasciarli, perché economicamente dipendenti. Il maschio di una volta segnava la direzione, era la stella polare. Va bene la sensibilità, ma l'uomo deve essere uomo".
E le donne come se la passano? "Fanno troppo i maschi. C'è una sete ossessiva di rivalsa che ha privato l'uomo del suo ruolo. Oggi la donna pretende la prestazione, esige. Un compromesso è giusto ma i ruoli devono rimanere diversi".
Silvia, ha una relazione in questo momento? "Frequento una persona, ci vediamo circa 3 volte al mese. Va bene così. Ho dato tanto in passato, ora ho bisogno di un uomo che stia al mio passo. Le priorità sono cambiate. Oggi si chiamano figli".
Luca Giampieri - LaVerità
Salva
Salva
Salva
Salva
Salva
Salva
Salva
Salva
Salva
Salva
Salva
Salv
Salva
Salva
Salva
Salva
Salva
Salva
Salva
Salva
Salva
Salva
Salva
Salva
Salva
Salva
Salva
Salva
Salva
Commenti 40
E poi, Perla....non lo voglio dire per cercare una scusante che mi giustifichi, ma voglio far presente che già nel periodo in cui incontrai Roy stavo vivendo un momento difficile della mia vita, un momento di profonda crisi personale ed esistenziale. Lasciamo perdere la crisi di identità anche e soprattutto come donna, a livello di visione corporea e sessuale, del resto è risaputo che i quaranta/cinquant'anni sono un momento di stravolgimenti, in cui una persona guarda indietro, tira le somme del suo vissuto e in molti casi si aprono voragini...poi da lì in poi caso vuole che i problemi hanno cominciato a crescere a a sovrapporsi, prima con i ben risaputi disagi di coppia a livello sessuale ma anche comunicativo che a fasi alterne si sono acuiti e peggiorati fino a diventare in certi momenti veramente difficili da sopportare. Poi ho sempre avuto un rapporto molto difficile con mia madre, da pochissimi mesi ho perso mio padre e devo ancora elaborare il lutto, un lutto che non mi è stato permesso di elaborare ancora, ho dovuto fare finta come sempre nella vita che tutto andasse bene, che tutto fosse ok per non impensierire i miei familiari e per non gravare su di loro. Non mi sono permessa di pensare a mio padre, di ricordare i momenti con lui quando ero bambina...non mi sono permessa di piangere, mai. Non mi sono permessa di versare nemmeno una lacrima. Ma era mio padre. Ho dovuto mostrarmi forte e inossidabile, lucida, quella che ci pensa a tutto lei, non dovete preoccuparvi di niente...La mia psicologa mi ha chiesto per quanto tempo ho intenzione di reggere tutto il mondo sulle mie spalle. Ho accumulato troppo. Ho dovuto farmi carico sempre anche delle depressioni e delle sofferenze e delle lamentele di mia madre, e ora che si ritrova sola e vedova, più che mai...ora che privata della sua stampella (mio padre) si appoggia su di me ancora di più. E mia sorella...non per colpa sua forse...ma è come se fossi figlia unica in tutto questo. Non riesco più a dormire una notte intera, non riesco più a programmare qualcosa da qui a tra una settimana, ho il terrore di allontanarmi da casa e lasciare da soli i ragazzi...e se scoppiasse una guerra termonucleare e ci trovasse divisi? loro cosa farebbero senza di me, e io cosa farei impazzendo pensando forse sono morti o agonizzanti da qualche parte per le radiazioni, soli...? sto continuando ad avere terribili incubi in cui mi figuro scenari di morte e distruzione e sono consumata dall'angoscia. E intanto devo fingere e quando mia figlia mi dice di interessarmi per il tal corso e mi dicono "l'anno prossimo potremmo andare in vacanza in Sicilia, però mi piacerebbe anche fare un salto ai mercatini di Natale quest'anno..." e io devo tacere mentre penso...non so nemmeno se ci sarà un altro Natale...Sto malissimo ma non sono pazza. Mi ha detto la psicologa che non sono pazza, esaurita, lunatica ma sto vivendo gli effetti di un pesante stress post-traumatico, che sono come un recipiente colmo d'acqua che si sforza di trattenerla mentre dovrebbe svuotarsi completamente per stare meglio. E allora forse questo tentativo sul blog di sfogarmi, trovare una valvola di scarico tra sconosciuti... perchè non posso farlo con chi conosco: mi guarderebbero con sconcerto ed imbarazzo, e non voglio preoccupare nessuno eccessivamente...non voglio che qualcuno si preoccupi per me. Allora mi chiudo tutto dentro, ma ora non ce la faccio più...E' ovvio che in una situazione psicologica del genere mi sento svuotata emotivamente, prostrata, senza più una briciola di energia. La mia qui non è una pausa caffè in cui per noia o curiosità do un'occhiata per fare un sorriso e lasciare una battutina mielosa che mi fa sentire sexy. E' una necessità di svuotare qualche bicchiere dal contenitore colmo...è il tentativo di cercare una normalità per non impazzire, è il tentativo di vivere, di avere un momento di leggerezza, di condivisione, di comprensione, di qualcosa...di positività. Lo so che vivo immersa in un fiume di negatività e che la corrente mi sta portando via. i miei pensieri sono oscuri e probabilmente non sono lucida. Non riesco ad aggrapparmi alla riva, nessuno mi porge un ramo sufficientemente robusto. Tutti si aspettano di potersi appoggiare a me, di poter contare su di me...ma io a chi mi appoggio? A nessuno. Non ho mai parlato dei miei problemi nemmeno con Roy in maniera diretta, non riesco a farlo nemmeno con un gigolò (che tra l'altro ho sempre saputo benissimo non è un terapeuta e non può farsi carico dei miei problemi) faccio fatica a tirar fuori qualcosa con la psicologa. Riesco solo a scrivere. Fiumi di parole inutili.Dovrò trovare uno spazio mio dove cercare di piangere finalmente, se ci riesco, lontana da tutti e non vista. Questa è una faccia della medaglia chiamata solitudine... una delle tante. E' ovvio che in queste condizioni non riesco a considerarmi sexy mai e poi mai, posso solo provare imbarazzo e amarezza se ci provo, mentre la solita vocina cattiva mi sussurra "ma cosa credi di fare, cosa pensi di essere? fai solo pena, sei ridicola", non potrò mai vivere la mia dimensione sessuale come donna in modo corretto, e provare gioia nel sesso, ci ho provata e riprovata ma io il sesso non lo vivo, non lo godo, lo subisco soltanto...e se provo qualche sensazione piacevole, subito mi chiudo e non permetto al mio corpo e alla mia mente di andare oltre. Quindi quello che per me era fondamentale, che rappresentava la gioia di vivere...non ce l'ho e mai l'avrò, non riuscirò mai ad arrivarci perchè...è così. Intestardirmi a provarci ancora fa male, non può portarmi che agli stessi risultati e io non ce la faccio più. Sono esausta, letteralmente...quindi sì, mi dispiace di tutto. Di come sono andate le cose, di quello che sono passata per essere, di tutto. Spesso sul sito ci sono passaggi in cui si dice che tutte le donne meritano la felicità sessuale...beh, non è vero. Ora so che anche quella è solo una pietosa bugia. E ora...dovrò raccogliere i cocci di ciò che resta e trovarmi un angolo solitario dove cercare di rimetterli insieme. Da sola naturalmente, e come posso. Non posso fare altro, ma so con assoluta certezza che, vivessi un solo giorno ancora o cento anni, per quanto io mi accanisca nel provarci e nel cercare soluzioni o spiragli, o boccate d'aria fresca prima di immergermi nell'oscurità ancora una volta.... non sarò mai felice.
Riesce a dare tutto di cui una donna ha bisogno ad aiutarla se riceve rispetto lui ricambia
No comment. A qualcosa si deve sempre rinunciare nella vita. Sono cose diverse per ognuno di noi. La cosa fondamentale che uno dovrebbe chiedersi è quanto gli costa, e quanto è importante per lui/lei quella cosa a cui sta rinunciando. Perchè è quello il punto che può rendertela leggera o intollerabile. In fondo la vita è fatta di priorità.
Ancora questa storia????? Che palle...adesso si chiama sofia???nel libro e maria........il televisione sofia.......ma sappiamo tutti che e la storia della tua ragazza.......per una volta.....sii sincero....noi tutte saremo felici di vederti innamorato.....lei su fb ha scritto che e fidanzata ufficialmente.....perche non lo fai anche tu.........ti auguro col cuore di essere felice...
Hahahhaa ma tu passi la vita a stalkerare? Certo che ti piaccio se mi segui così tanto. Comunque voglio tranquillizzarti: ho cambiato il mio stato su Facebook da single a fidanzata perché tutti i giorni c'è qualche coglione che ci prova, e non voglio rotture sul mio profilo di lavoro. Stai pur serena, Roy è un grande amico, io una sua ex cliente molto soddisfatta dei soldi spesi. Quando ha bisogno sono ben felice di aiutarlo, ammiro chi fa bene il suo lavoro. Anche io sono una grande lavoratrice e ho molti amici che mi aiutano in campo lavorativo. Capisco che un gigolo appena viene avvicinato da una donna scatena un vespaio. Ma io credimi, a 50 anni suonati non penso proprio di essere la massima ambizione di Roy come findanzata. Dormi tranquilla e vedi di non fare più la furba. Sul mio profilo non vedrai certo ciò che non voglio far vedere al mondo. È così che funziona sciocchina.
Cmq bidet a parte....qui noi si vuole sapere sei i favori sono ricambiata in prestazioni...visto i numerosi servizi della Roy Gigolo Corparation?
Possibile che tu quel giorno non hai un ricordo qualcosa che ti ha fatto sorridere che tu sei stata bene e non dirmi di no che non ci credo
Si capisce lontano un miglio che a rispondere non sia Roby..tutto molto triste..
Questo si continua a dire a me mentre leggendo ovunque altre la comprensione l'hanno avuta eccome. Pretendere no, ma comunque prendere atto di queste...differenze di trattamento? capricci da narciso che non tengono minimamente conto della sensibilità di chi si ha di fronte? sfoggio di "mascolinità"? Indurimento dell'anima provocato da anni di questo lavoro? bah...il fatto permane, e comunque fa male a chi si trova a viverlo sulla propria pelle, già segnata a fuoco da centinaia di migliaia di piccole ferite simili più o meno subdole inferte negli anni da altri soggetti, consapevoli o inconsapevoli. Qui invece di fronte a certi atteggiamenti ci si ritrova a dover sbattere il muso con violenza e brutalità, devo dire che dalle premesse mi aspettavo ben altro, ma non importa, le cose bisogna accettarle tutte anche quelle brutte che ti fanno male. Del resto non c'è modo di cambiarle, bisogna solo prenderne atto e andare avanti.. Nel calderone ci metto sia Roy che il blog, perchè Roy E' il blog, e ogni offesa e insulto che ho ricevuto e su cui ha taciuto e sorvolato, così come quelli che ha appoggiato con i suoi "mi piace", con sberleffi ironici e battutine cattivelle, ecc... per me è come se me lo avesse fatto lui. Ogni anonimo che mi ha insultata, mi ha scritto "troia" ecc..., mi ha dato della sfigata, tutti quelli che mi hanno bacchettata e trattata duramente senza pietà è come se queste cose provenissero da Roy. Perchè c'è lui dietro le quinte a nmuovere le marionette, mi hanno insegnato che chi tace acconsente e a questo mi attengo. Ne ho avuti troppi in questi anni di segnali che mi hanno fatto capire in quale direzione si muove...per quanto mi riguarda...infatti alla fine siamo arrivati al capolinea come preventivato. Ogni singola cattiveria proveniente da ogni singolo anonimo o non anonimo o non anonimo per me è come se provenisse da lui in persona, perchè in un caso di omicidio è tanto colpevole colui che commette l'atto, come colui che che ne è complice. Forse è per questa mia visuale che continuo a irritarmi e punzecchiare Roy, perchè lo giudico responsabile in solido di ogni cosa e di ogni cattiveria che mi è stata rivolta da quando sono qui, anche perchè non ho ricevuto per questo parole gentili ma solo frecciate avvelenate. O silenzio, che dice molto. Sempre. E credo infine di non sbagliarmi, il mio rapporto con Roy l'ho vissuto prevalentemente attraverso il blog, non mi sono mai sognatat di andare oltre più di tanto, di tempestarlo troppo di mail o telefonate chilometriche. Quando non sei ben accetta se hai un minimo di sensibilità e intuizione non tardi ad accorgertene. E io qui, tra di voi e da lui non mi sono mai sentita accettata, mi sono sempre sentita respinta, sempre. Niente meraviglia che alla fine ottenessi proprio di venire respinta davvero. Imparate a non fare come ho fatto io se volete essere trattate in modo diverso e avere magari quello che hanno avuto le donne di queste interviste, o delle video interviste o dei documentari, o le tante commentatrici contente....imparate a tacere, a non commentare, a mettere da parte il vostro orgoglio e la vostra dignità, a sorvolare su molte cose facendovele scivolare addosso, a chiamare solo per un appuntamento, a scrivere solo cose belle e a non contestare mai. Altrimenti sarete messe alla gogna, contestate, espulse e boicottate, e tutti cercheranno di farvi passare per visionarie e psicolabili, vi diranno che siete esaurite e lunatiche. Se volete uscire con un gigolo e ottenere dei benefici dovete mandarne giù di rospi...e guai a frequentare il suo blog, perchè è alta mente distruttivo della vostra personalità e del vostro benessere mentale e fisico. Perchè? ci si rende conto di tante cose...e si devono ingoiare ancora più rospi. Quanti rospi potete ingoiare per ottenere quello che ha ottenuto la sig.ra dell'articolo o altre?
Ma io sono sincero, nessuna è la mia ragazza, sono collaboratrici e clienti che si prestano a rilasciare interviste e filmati. Non sono molte le donne che si prestano e sono all'altezza di rilasciare interviste, per questo tendo ad usare spesso quelle tre o quattro che lo fanno volentieri. Comunque se ci fosse qualcuna interesssta a farlo è la benvenuta
Parli troppo
MA CERTO CHE E' STATA BENE ALTRIMENTI NON SAREBBE QUI
Ammazza che commentino :blush: In sintesi?
p.s. non ti sei chiesto perchè sono lunatica? leggendo l'intervista della tua cliente e conoscendo (se leggi mai qualcosa di quello che scrivo) della mia condizione, non ci arrivi a capire perchè sono lunatica? Ho il sacrosanto diritto di esserlo, ho gli stessi bisogni e le stesse necessità di qualsiasi altra donna, anche se tu non ti sei mai soffermato a prenderla in considerazione, questa cosa. Non so cosa sono per te...forse solo una pazza demente estremamente fastidiosa. Del resto, ognuno vede quello che vuole vedere (e quello che fa comodo vedere), la verità la riescono a vedere in pochi, quasi nessuno.
Davvero? Malauguratamente mi sono bruciata e non lo saprò mai. Si vede che era destino, che andasse così... però posso considerare con il dovuto scetticismo che possa anche essere vero. Però io non ne ho avuto prova quindi dubito moltissimo e dubiterò sempre. Un bacione :kiss:
Giusto!Le prestazioni si pagano (riga)
Dolcezza il mess.é qui....fai un aggiornamento del sistema
Sono tutte clienti soddisfatte ovviamente. una volta mi ero resa disponibile, ma non sono mai stata interpellata. Perchè sono PERICOLOSA. E nessuno esternamente può avere il controllo sulle mie parole e sui miei pensieri. Io dico quello che penso nel bene e nel male e questo mi rende pericolosa...dato che le persone non sono sincere e autentiche con me. .E io a molte cose, grandi o piccole, non sono disposta a "passarci sopra". Non più. blush:
Una mano lava l'altra
E la vita va avanti...tra alti e bassi...tra inverni ed estati...Tra gioie e dolori. Tra vittorie e sconfitte. Forse non sempre come la vorremmo...ma la vita va avanti....e l'importante... è che non si fermi buona vita Manu